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In salvo le aree umide di San Rossore

Al via il restauro ecologico. Con il progetto "Scrigni di biodiversità" il Parco Naturale si aggiudica un finanziamento europeo di 624mila euro

La zona "Lame di Fuori"

La zona delle "Lame di Fuori", vicino a Boccadarno ma anche il Paduletto, le Colmate del Bozzone, il Padule dell'Ulivo, la Pastura delle Colmate e tante altre. Sono aree umide a rischio di sopravvivenza. Per anni il Parco di San Rossore e il Consorzio di Bonifica hanno lavorato per recuperarle. Con il nuovo progetto di restauro ecologico che si è aggiudicato il finanziamento di 624mila euro di fondi europei, grazie alla partecipazione di uno specifico bando indetto dalla Regione Toscana, nei prossimi mesi partiranno però ulteriori azioni di salvaguardia delle aree umide di San Rossore.

"Le aree umide sono uno degli ecosistemi più caratteristici, pregiati ma anche delicati del Parco: scrigni di biodiversità, sono tra le altre cose una tappa importante per decine di migliaia di uccelli che si spostano durante le migrazioni primaverili ed autunnali, ma ospitano anche specie vegetali ed animali che altrove sono in via d'estinzione – ha spiega il presidente del Parco Lorenzo Bani –  ma, allo stesso tempo, sono zone in pericolo a cause dell'erosione costiera, dell'avanzamento del cuneo salino e dell'invasione delle specie aliene. Grazie a questo progetto, interverremo in maniera decisiva". 

Il programma, elaborato da un team composto da esponenti del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Università di Pisa, Regione Liguria e Università di Sassari, prevede, l'eradicazioni della pianta aliena invasiva Baccharis halimifolia, la gestione delle praterie umide, dei canneti e dei giuncheti, sei cataratte automatizzate che permetteranno il permanere di acqua dolce e il contrasto all'ingresso di acqua salmastra. Alcuni canali poi saranno rimodellati per migliorare l'assetto idraulica. 

Un momento della conferenza di presentazione del progetto

"Da tempo il Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli è al centro dell’impegno del Consorzio - ha dichiarato Maurizio Ventavoli presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno - sia per la realizzazione di lavori di natura idraulica sia nell’ambito dello studio e dell’attuazione di misure volte al contenimento delle specie aliene e alla tutela della biodiversità.  Con questo nuovo piano sarà possibile portare avanti un restauro ecologico".