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In tanti per dire no ai rigurgiti neofascisti

Dopo i fatti di Como stamani si sono svolte numerose manifestazioni antifasciste in tutta Italia. Molto partecipata quella di Pisa

La manifestazione antifascista pisana di "E' questo il fiore" si è tenuta questa mattina in piazza Vittorio Emanuele II, dove è avvenuta anche una deposizione dei fiori al cippo che ricorda il sacrificio dei partigiani. L'iniziativa è nata in seguito ai fatti di Como, dove nei giorni scorsi alcuni naziskin hanno fatto irruzione in una riunione di associazioni che lavorano con i migranti.

Alla manifestazione erano presenti fra gli altri il sindaco Marco Filippeschi, il deputato Paolo Fontanelli, i consiglieri regionali Antonio Mazzeo e Alessandra Nardini, il segretario provinciale del Pd, Massimiliano Sonetti, e i rappresentanti locali di Anpi e Aned.

Così Mazzeo su Facebook: "Pisa, adesso, tante donne e tanti uomini in piazza per ribadire con forza che noi siamo e saremo sempre da questa parte della storia. Quella dei diritti, quella che combatte il fascismo, il razzismo, le intolleranze. Quella delle centinaia di migliaia di persone che sono morte per darci il bene piu prezioso: la nostra Costituzione e la nostra Libertà".

Queste, invece, il commento di Alessandra Nardini: "Oggi era un dovere scendere in piazza, non restare indifferenti a quanto avvenuto a Como e ai tanti altri vergognosi episodi che si stanno verificando in tutto il nostro Paese, anche in Toscana. Non è più accettabile sottovalutare o minimizzare il problema".

Le parole di Massimiliano Sonetti: "Questi nuovi fenomeni di razzismo e intolleranza preoccupano e non devono essere sottovalutati. A distanza di pochi giorni dai fatti di Como il blitz sotto la sede di Repubblica con modi minatori e minacce di una guerra politica al gruppo editoriale e al Pd. Tutto questo non è tollerabile, per la storia del nostro Paese, per ciò che ha rappresentato e causato il nazifascismo, per le gravi ferite che ha lasciato. E poi per la sicurezza dei cittadini e la pacifica convivenza. Ricordiamo sempre che nessuno è al sicuro con questi fomentatori di odio, anche quando apparentemente può sembrare che il loro obbiettivo sia un altro. Oggi più che mai il nostro impegno non deve essere esclusivamente commemorativo, ma educativo, culturale e sociale, rivolto ai giovani e a tutti cittadini e a tutte le forze democratiche del Paese, politiche e associative".