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Incostituzionale il bando sul contributo affitti

L'incostituzionalità riguarda l'articolo che faceva valere il requisito di residenza. Il Comune costretto a riaprire il bando

Il Comune di Pisa ha riaperto il bando per il contributo affitto per i soli cittadini che non vi avevano potuto partecipare in quanto non in possesso del requisito di residenza in Toscana da cinque anni o in Italia da dieci come era stabilito dall'art.11, comma 13, della legge 431/1998 dichiarato successivamente incostituzionale dalla sentenza della Corte Costituzionale 166/2018. Le domande già pervenute all’ente sono valide in attesa di istruttoria, quindi chi aveva già formalizzato la richiesta non deve ripresentarla.

"I tempi di riapertura del bando, dal 13 al 21 settembre compreso, sono forzatamente brevi - hanno spiegato da palazzo Gambacorti - considerando che alla Regione Toscana deve pervenire la successiva rendicontazione entro il 31 ottobre, scadenza da rispettare per non compromettere l’attribuzione del fondo regionale. La Regione Toscana ha stanziato, al momento, in favore del comune di Pisa la somma di € 183.560,59 riservandosi di integrarla successivamente secondo le risorse disponibili".

"Il Comune di Pisa - conclude la nota - eserciterà tutte le possibili azioni per sollecitare in tal senso l'ente regionale e si riserva di valutare la possibilità di integrare le risorse comunali a ciò destinate (€ 264.000.00 nel bilancio 2018) valutando le disponibilità di bilancio ed il numero di domande risultanti dalla graduatoria definitiva derivante dal bando comunale per l'anno 2018".

Comune e Apes hanno pubblicizzato la riapertura del bando soltanto oggi, sebbene il provvedimento fosse stato varato da alcuni giorni, suscitando dure critiche e protesta da parte del gruppo di minoranza Diritti in Comune.