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La Banca di Lajatico lancia il piano strategico

Affollatissimo incontro in un noto hotel cittadino per presentare le linee guida 2016 - 2018:"Siamo specialisti del territorio"

Condivisione, partecipazione, coinvolgimento, informazione. Sono queste le quattro parole guida della banca nella storia e che la caratterizzeranno anche nel futuro.

Ma come è andata la Banca Popolare di Lajatico negli anni della peggiore crisi economico - finanziaria degli ultimi anni? L'hanno spiegato il Presidente Nicola Luigi Giorgi, il Direttore Generale Daniele Salvadori, il Vice Direttore Generale Gianpiero Lari. E i dati sono nettamente in controtendenza: tra il 2008 e il 2015 è aumentata la raccolta diretta e indiretta ( quest'ultima addirittura del 200%) e incrementi percentuali a doppia cifra li hanno avuti massa, impieghi, volumi, patrimonio netto e totale attivo.

Tra il 2008 e il 2015 sono aumentati anche dipendenti, soci e filiali e la banca oggi ha una raccolta diretta di 630 milioni con un utile chiuso in crescita a 1,73 milioni. Altro dato in controtendenza quello delle sofferenze: il 6% contro un 10 del sistema bancario e il 15 della Toscana.

Ma ovviamente bisogna pensare a ciò che sarà e allora ecco il piano strategico per i prossimi anni: conferma della "Mission" di banca popolare indipendente come valore per il territorio, da tramandare. Tutto questo però non escluderà sinergie con altre banche popolari cooperative in un quadro normativo del sistema bancario che è comunque mutato.

Nella pratica il piano strategico "Rafforzerà ulteriormente il rapporto con soci e territorio, ampliando la rete territoriale e crescendo gradualmente nelle dimensioni". Dall'altra parte "Aggiornerà assetti organizzativi interni, con maggiore orientamento alla clientela e incremento del grado di specializzazione della rete". L'obiettivo è "L'adeguatezza patrimoniale, l'equilibrio di gestione e la riaffermazione continua dell'autonomia".

Nel corso dell'incontro sono stati ribaditi i punti cardine che da sempre hanno guidato la banca: centralità del socio e orientamento alla clientela con un occhio sul futuro ovviamente, su quella banca 3.0 che, accanto alla tradizione, non può prescindere da nuovi strumenti di comunicazione ed erogazione dei servizi.

In termini numerici nel 2018 sono previsti gli incrementi di volumi e utile netto.