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Cappella di Sant’Agata verso il recupero

L'assessore Latrofa: “Un gioiello architettonico che verrà tolto al degrado. Convenzione con Fondazione Pisa per finanziare l’intervento di restauro”

Cappella di Sant'Agata verso il recupero. La Giunta comunale ha approvato la convenzione per l’erogazione del contributo da parte della Fondazione Pisa finalizzato all’intervento di restauro.

La cappella si trova all’interno del complesso architettonico della chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno. 

"La richiesta di finanziamento  - spiega il Comune in una nota- era stata presentata dal Comune di Pisa nell’aprile del 2019 insieme al progetto esecutivo di restauro della struttura, di proprietà dell’Amministrazione Comunale, per un importo complessivo di 348mila euro. La Fondazione si è dichiarata disponibile a finanziare il 75 per cento del progetto, mentre il restante 35 per cento sarà sostenuto dal Comune. La Giunta, dopo aver approvato lo schema di convenzione che verrà firmata entro il mese di marzo, si è infatti impegnata ad inserire l’intervento all’interno del Piano delle Opere Pubbliche per l’anno 2020, prevedendo, con la prossima variazione di Bilancio, un finanziamento di 87.100 euro a carico del Comune, e di 261.300 euro a carico della Fondazione Pisa".

“Dopo tanti anni di degrado e abbandono – spiega l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa - grazie alla disponibilità della Fondazione Pisa, che dimostra ancora una volta una grande sensibilità nei confronti dei progetti di tutela del patrimonio storico artistico della città, siamo riusciti a dare concretezza al progetto di restauro della cappella di Sant’Agata che prevede anche la riqualificazione dell’area circostante. Adesso procediamo con la firma della convenzione e con il finanziamento di una parte dei lavori nella prossima variazione di Bilancio, così da arrivare in tempi rapidi a realizzare l’intervento di valorizzazione del piccolo gioiello architettonico medievale, che andrà a completare il recupero dell’intero complesso della chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno.”