Dopo due anni di attività, si è concluso il progetto europeo perla promozione della parità di genere in ambito educativo realizzato sul territorio pisano dalla Casa della donna e dalla ong fiorentina Cospe. Un progetto che, in totale, ha coinvolto due scuole primarie, due scuole d’infanzia, un centro educativo 0-6 anni, tre nidi e trenta figure professionali in ambito educativo.
"L’uguaglianza di genere si coltiva da piccoli, questo il principio che ci ha guidate in questo progetto - ha detto Carlotta Monti, che per la Casa della donna ha coordinato le attività - pensiamo infatti che per costruire una società davvero inclusiva e paritaria occorra offrire fin dalla primissima infanzia modelli plurali in cui bambine e bambini possano identificarsi e sperimentare, liberi da pregiudizi e stereotipi su femminilità e maschilità".
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea e sostenuto dalla Regione, si è svolto in parallelo in altri tre Paesi, Romania, Lituania e Cipro, che, insieme all’Italia, registrano ancora forti disparità di genere. In particolare, sul territorio pisano, sono stati usati alcuni strumenti, tra cui il Gender toolkit, un agile e innovativo manuale per supportare coloro che lavorano quotidianamente con bambine e bambini fino a 11 anni nella costruzione di proposte educative più inclusive e paritarie.
"Perché prendersi cura deve essere una cosa da donne? Chi ha detto che l’ingegneria è appannaggio degli uomini? - ha concluso Monti - Ecco, con il progetto e il manuale che ne è nato abbiamo cercato di smontare queste domande proponendo una sorta di bussola, ricca di attività didattiche da svolgere, ma anche di strumenti e spunti di approfondimento".