Lavoro

La Cgil scende in spiaggia

“Una campagna per bagnini, baristi, cuochi, camerieri che si ritrovano in una giungla di lavoro atipico, voucher, crescente precarietà, sommerso”

Gazebo, materiale informativo, casacche rosse, consulenza, costume: oggi i sindacalisti e le sindacaliste di Filcams Cgil e di Nidil Cgil di Pisa sono “scesi in spiaggia” (al Bagno degli Americani di Tirrenia) per una campagna a favore dei diritti dei lavoratori del turismo. 

Bagnini, baristi, camerieri, cuochi, addetti alle pulizie: la Cgil vuole denunciare la crescente precarietà dei lavoratori stagionali del comparto turistico che a partire da quest'anno, una volta finita la stagione, dovranno fare i conti con le minori tutele determinate dagli attuali requisiti di accesso alla Naspi, con un dimezzamento della durata del relativo sussidio e quindi con la riduzione delle tutele reddituali e contributive. 

La finalità dell'iniziativa di oggi è, da una parte, quella di dare visibilità a questi lavoratori e alla loro condizione di precarietà, denunciando le distorsioni di un settore che potrebbe essere strategico per la ripresa economica del Paese, e dall'altra si vogliono fornire agli addetti le giuste e corrette informazioni. Oggi in spiaggia a Tirrenia al gazebo c'è anche la possibilità di firmare per la Carta dei Diritti Universali del lavoro proposta dalla Cgil.

Dicono Filcams (che anche l'anno scorso organizzò un'iniziativa analoga) e Nidil Cgil (categoria che rappresenta i lavoratori in somministrazione, i collaboratori, le Partite Iva) di Pisa: “Abbiamo deciso di 'scendere in spiaggia' perché si tratta di una platea di lavoratori che sono difficilmente raggiungibili, che si rivolgono alle nostre sedi spesso in situazioni di vertenzialità. Il nostro obiettivo è quello di migliorare le loro condizioni di lavoro, essere al loro fianco per informarli, difendere i loro diritti e estendere la nostra tutela. Non potevamo farlo se non andando nel loro luogo di lavoro”.