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"La clonazione umana è possibile ma inutile"

A sostenerlo il premio Nobel John B. Gurdon, padre della clonazione, insignito del PhD honoris causa in Translational Medicine dalla Scuola Sant'Anna

Gurdon con la rettrice Sabina Nuti ( foto tw Sant'Anna )

“La clonazione umana è tecnicamente possibile ma del tutto inutile” a sostenerlo è il premio Nobel John B. Gurdon, professore e ricercatore britannico premiato nel 2012 per aver scoperto che le cellule adulte e specializzate possono essere riprogrammate per diventare immature e pluripotenti, capaci cioè di trasformarsi per sviluppare qualunque tessuto del corpo umano.

“Riprodurre un individuo non serve anche perchè il clone non sarebbe comunque uguale all'originale- ha proseguito Sir Gurdon – e le nostre conoscenze non ci permettono di governare le anomalie che potrebbero generarsi. Non è una questione di etica ma di praticità. È utile invece poter far tornare una cellula adulta allo stato embrionale ricreando così una cellula staminale capace di reindirizzarsi e di trasformarsi per sviluppare qualunque tessuto del corpo umano. L' utilizzo di tali cellule “ riprogrammate” può rivoluzionare l'approccio ad alcune malattie croniche soprattutto se alla base della malattia vi è l'alterazione di un singolo gene.”

Sir Gurdon si trova a Pisa , ospite della Scuola Sant'Anna che gli ha conferito l PhD honoris causa in Translational Medicine.

“Il mio mandato inizia con una cerimonia prestigiosa – ha commentato la Rettrice del Sant'Anna Sabina Nuti ricevendo il professor Gurdon- conferire il PhD al Nobel Gurdon è un onore per la nostra Scuola sia per l'esempio di vita che fornisce ai giovani studenti, ai ricercatori ed ai professori sia per l'impatto delle sue ricerche e dei suoi studi in medicina.”

Sir Gurdon, dopo aver trascorso la giornata con gli studenti della Scuola Sant'Anna di Pisa all'interno del ciclo di seminari di "Orizzonti in Medicina e Biologia" coordinato da Vincenzo Lionetti, professore di Anestesiologia all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna , ha ricevuto il PhD honoris causa in Translational Medicine.