Attualità

"La donna e il dolore", l'ascolto al centro

Grande partecipazione per la webconference organizzata dall'Azienda USL Toscana nord ovest. Esperienze, terapie e medicina narrativa

Raccontare il dolore, ascoltarlo e affrontarlo non solo con gli strumenti della medicina classica ma anche con quelli della psicologia, della narrazione e dell’esperienza diretta. È stato questo il filo conduttore della webconference organizzata martedì 29 Aprile dall’Azienda Usl Toscana nord ovest, nell’ambito della Settimana della salute della donna promossa da Fondazione Onda. L’iniziativa, aperta al pubblico, ha registrato 114 collegamenti, con un forte coinvolgimento anche del personale sanitario.

“Abbiamo scelto un tema che va dritto al cuore della medicina di genere”, ha spiegato il direttore sanitario aziendale Giacomo Corsini. “Affrontare il dolore femminile significa promuovere una sanità più precisa, attenta e personalizzata. Il confronto tra professionisti e pazienti è stato decisivo per dare concretezza al percorso”.

Al centro del dibattito, l’endometriosi e la fibromialgia, due tra le condizioni più complesse e diffuse nella popolazione femminile. A sottolineare l’importanza dell’aspetto psicologico è stata Giulia Fiorentini, psicologa al San Raffaele di Roma, mentre la testimonianza della paziente esperta Rosaria Mastronardo ha dato voce alla fatica quotidiana di chi vive con la fibromialgia. “L’adattamento psicologico – ha spiegato – è stato per me una risorsa, non una resa”.

Le esperienze cliniche e i dati raccolti nei centri di riferimento sono stati illustrati dalla reumatologa Cristina Bernardoni e dal direttore Gianluigi Occhipinti. A offrire un’ipotesi di percorso diagnostico-terapeutico integrato, è stata Ilaria Palla della Scuola Superiore Sant’Anna. “Includere la medicina narrativa – ha detto – significa riconoscere il valore di ciò che i pazienti raccontano e sentono”.

L’incontro ha anche approfondito gli aspetti riabilitativi, con l’intervento delle ostetriche Maria Pellegrino e Alessandra Martini, e ha valorizzato le realtà associative come EndoElba, introdotta da Elisa Zini, che ha raccontato con lucidità e forza cosa significa convivere con una diagnosi spesso sottovalutata.

In chiusura, Sergio Ardis ha riflettuto sull’importanza del silenzio nei colloqui clinici. “È uno spazio che permette alla persona di esprimersi senza barriere. È lì che la medicina incontra davvero la vita”. A chiudere i lavori, Ubaldo Riccucci ha presentato la “terapia forestale”, approccio non convenzionale che combina natura e cura nei percorsi contro la fibromialgia.