Politica

La frase sugli aeroporti non passa inosservata

Patti chiari per lo sviluppo delle infrastrutture della costa fra i sindaci di Pisa, Livorno, Lucca e Firenze, tranne che sul delicato nodo aeroporti

I sindaci Michele Conti e Dario Nardella

I sindaci di Pisa, Livorno, Lucca e Firenze hanno siglato ieri un patto per sviluppare le infrastrutture della costa toscana, puntando a sfruttare le occasioni offerte dal Recovery Fund. Nel patto, tuttavia, la questione aeroportuale è stata liquidata in due righe, con l'impegno dei sindaci al "sostegno condiviso ai progetti di sviluppo dei due scali aeroportuali Galilei e Peretola in una visione integrata e complementare, facendo leva sulla operante Società Unica di Gestione, perseguendo i piani di investimenti sui due scali". Una dichiarazione che non è passata inosservata, soprattutto a Pisa, considerato il recente atto di indirizzo con cui il consiglio comunale tutto ha impegnato il sindaco Conti ad adoperarsi contro l'ampliamento dello scalo fiorentino.

L'impressione è che ieri i sindaci di Pisa e Firenze, Conti e Nardella, nell'affrontare la questione aeroportuale, abbiano deciso di non decidere. Ma dalle opposizioni si accusa Conti di aver tradito il compito che il consiglio comunale gli aveva affidato. Sulla questione sono intervenuti i consiglieri Picchi e Amore, con un comunicato congiunto, e il consigliere Francesco Auletta (Diritti in Comune).

"Ancora una volta la maschera cade e il partito delle grandi opere si abbraccia - questo il secco commento di Auletta -. Il ballo del cacciucco non è altro che il solito ballo del mattone con Pd e Lega abbracciati. A Dicembre il sindaco Conti vota in consiglio comunale insieme con tutta la maggioranza la nostra mozione contro la nuova pista di Peretola e oggi firma un protocollo per il via libera a questa grande opera".

"Ci meraviglia la superficialità con cui viene affrontato il tema dello sviluppo aeroportuale e infrastrutturale della costa e della Toscana - hanno invece osservato i consiglieri di opposizione Olivia Picchi (Pd) e Gabriele Amore (M5s) -. La necessità di un dialogo con le istituzione è evidente e noi lo chiediamo da tempo, certo è sconcertante che il Sindaco, chiamato il giorno prima in commissione di controllo, non solo non abbia informato dell'incontro ma abbia addirittura riferito che registrava un indisponibilità degli altri interlocutori pubblici a intraprendere un percorso politico/istituzionale". 

"Chiederemo di nuovo l'audizione del Sindaco - hanno assicurato Picchi e Amore - per capire se davvero si riduce tutto a uno scambio di favori con Firenze, e come possa andare a sostenere la seconda pista di Peretola quando lui stesso e tutto il Consiglio ha approvato due mesi fa una mozione che dice l'esatto contrario. Ci sembra che al solito si cerchi "la notizia" più che la sostanza". 

"Vorremmo sottolineare - concludono i due consiglieri di opposizione - che nella partita infrastrutturale della e per la Toscana si sommano più livelli. Il primo. Che fine ha fatto l'interlocuzione con i soci pubblici per l'individuazione del rappresentante in cda di Toscana Aeroporti? In questo, oltre ai Sindaci occorre o meglio occorreva interessare le Provincie, le CCIAA e tutti gli altri Enti interessati. Come si può parlare di sviluppare i due aeroporti se non c'è chiarezza su questo e sul mandato che diamo al rappresentante in cda? Oppure Conti, per motivi a noi oscuri, e tradendo la sua città, aveva necessità di sottostare alle richieste fiorentine? A questo aggiungiamo che, se si parla dell'asse Costa/Firenze non si può ritenere sufficiente il confine dei 4 capoluoghi. E' ovvio che da quei piani si hanno impatti su tutto un territorio, pensiamo all'asse Pisa/Valdera/Empoli, o agli impatti per la piana fiorentina. Un dialogo necessario ma che deve coinvolgere tutti i territori interessati se si vuole avviare un ragionamento serio di sviluppo. Capiremo meglio gli interessi che legano Conti a Nardella ma certo temiamo fortemente che l'incontro di ieri abbia il solito obiettivo: gettare fumo negli occhi".