Cronaca

La lite di Tirrenia ha un'altra verità

I giocatori del Foggia hanno raccontato che domenica sera sono stati aggrediti da un gruppo di tifosi neroazzurri ma la realtà sembra un'altra

"Nessuna aggressione da parte del tifo organizzato ma una discussione degenerata che ha coinvolto anche una famiglia", aveva già detto il questore di Pisa ieri.

E nelle ultime ore stanno emergendo altre novità, raccontate da chi è stato protagonista o ha assistito direttamente ai fatti. Secondo quando riportato dalla stampa, un gruppo di pisani presente in piazza Belvedere a Tirrenia la sera di domenica è stato incuriosito dall'arrivo del pullman, credendo che trasportasse i giocatori neroazzurri.

In realtà sopra c'era il Foggia che stava tornando all'albergo dove alloggiava. Quando sono scesi i calciatori qualcuno al loro indirizzo avrebbe urlato "Forza Pisa" e da qui sarebbe partita una reazione degli stessi giocatori e di alcuni dirigenti con una rissa in piazza a calci e pugni che ha coinvolto un pisano, che indossava la maglia neroazzurra e che secondo la sua versione sarebbe stato aggredito dai foggiani e un suo amico, finito addirittura al pronto soccorso per le conseguenze della lite.

E proprio in ospedale i due avrebbero trovato il giocatore del Foggia Gerbo, il primo a denunciare i fatti di Tirrenia parlando di "Aggressione con occhio nero", che si stava facendo soccorrere. Ma anche in questo caso c'è un piccolo giallo: il calciatore rossonero si sarebbe infatti procurato la ferita all'occhio durante uno scontro in campo.

Il clima resta comunque pesante in vista della partita di ritorno di domenica alle ore 18, con il sindaco di Foggia che ha scritto al Ministro degli interni Alfano parlando di "Episodi incresciosi avvenuti a Pisa" e il collega Filippeschi che ha ribattuto chiedendo di ristabilire "Equilibrio e verità, evitando esagerazioni e montature".