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"La lotta all'erosione costiera è un'altra cosa"

Lo dice l'associazione ambientalista "La città ecologica" dopo il progetto di mettere sabbia presa al largo e stenderla sull'arenile

"La Regione Toscana avrebbe finanziato “interventi di riprofilatura stagionale con sedimenti marini” di un tratto limitato di costa tra Marina e Tirrenia, protetto da scogliera soffolta."

Lo dice l'associazione ambientalista "La città ecologica", contestando le scelte fatte.

"Se non capiamo male l’intervento consiste nel prelevare sabbia in mare e stenderla sull’arenile, in concessione a privati. Quindi, sempre se non sbagliamo, non si tratta di un lavoro per rendere più efficiente la barriera soffolta.

Se è così non si può chiamare questo un intervento di lotta all’erosione costiera ma solo intervento di stesura di sabbia su un litorale poco protetto, dove, presumibilmente, resterà solo fino alla prossima mareggiata".

"Più che lotta all’erosione costiera ci sembra sostegno alla stagione balneare dei titolari delle concessioni.

In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo si può comprendere. Ma purtroppo ci risulta che questa sia stata una pratica adottata sulla costa toscana anche in anni pre-pandemia e con somme ben più rilevanti.

Ci saremmo aspettati che i nostri amministratori locali avessero difeso gli interessi pubblici chiedendo ad esempio alla Regione di privilegiare interventi di manutenzione delle spiagge in ghiaia, (come il reintegro delle ghiaie perse in tanti anni di mancata manutenzione) loro sì opere di difesa dall’erosione, che devono operare in piena efficienza per la protezione dell’abitato e che d’estate permettono anche la fruizione libera del mare a tanti cittadini."