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La mano robotica in gara alle Olimpiadi bioniche

La mano robotica made in Pisa e Genova in gara al Cybathlon, le prime olimpiadi bioniche riservate ad atleti con disabilità

Si aprirà il prossimo 8 ottobre alla Swiss Arena di Zurigo la prima edizione del Cybathlon, la competizione in cui atleti con disabilità potranno gareggiare con dispositivi e tecnologie all’avanguardia, come gambe e braccia elettroniche, esoscheletri e sedie a rotelle intelligenti, dispositivi che ancora non possono essere usati in gare quali le paraolimpiadi. Tra i concorrenti, ci sarà la squadra “Softhand PRO”, composta da un gruppo di ricercatori del Centro Enrico Piaggio dell’Università di Pisa, dell’istituto italiano di tecnologia di Genova e di QBrobotics, spin off dell’Università di Pisa e dell’IIT, che attualmente lavora allo sviluppo e alla commercializzazione della Softhand.

Obiettivo della manifestazione, organizzata dal Politecnico federale (ETH) di Zurigo in collaborazione con il centro di competenza nazionale sulla ricerca in robotica (NCCR Robotics), non è premiare il solo risultato sportivo, ma anche incoraggiare ricercatori e produttori a realizzare dispositivi tecnologici in grado di aiutare meglio e più efficacemente le persone con disabilità fisica nelle loro attività quotidiane.

“Il progetto Softhand – racconta Sasha Blue Godfrey, ricercatrice all’IIT di origine statunitense che guiderà il team italiano durante la competizione – nasce tra i laboratori di Pisa e Genova dal gruppo di ricerca di Antonio Bicchi, con l’obiettivo di costruire una mano robotica antropomorfa semplice, robusta e altamente funzionale. La Softhand Pro è stata testata su molti pazienti nei migliori centri prostetici, dall’Italia agli Stati Uniti, inclusa la prestigiosa Mayo Clinic del Minnesota. Tra poche settimane la SoftHand Pro sarà disponibile anche per i pazienti del Rehabilitation Institute of Chicago, ma anche negli ospedali di Houston e di Miami”.