Con una cerimonia solenne nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana, la Scuola Normale Superiore ha inaugurato l’anno accademico 2025/2026. "Mi auguro che la Normale confermi la sua natura di istituzione aperta al mondo, alla pluralità, alla diversità, al confronto. Una comunità appassionata nel perseguire l’eccellenza scientifica", ha detto il direttore Alessandro Schiesaro, al suo primo anno di mandato.
Alla cerimonia erano presenti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, Alessandra Nardini e il sindaco di Pisa Michele Conti, che hanno ricordato il contributo dell’istituzione all’alta formazione, alla ricerca e al dibattito pubblico.
Schiesaro ha tracciato un bilancio positivo sullo stato della Scuola, sottolineando come le domande di ammissione ai dottorati siano raddoppiate in dieci anni, raggiungendo quota 1.700. Ha ricordato che il 96% degli studenti trova occupazione a pochi anni dal titolo, mentre il 70% dei finanziamenti per la ricerca proviene da fondi esterni. La Normale è inoltre terza al mondo, secondo la classifica Times Higher Education delle università con meno di cinquemila studenti, e vanta 90 accordi di scambio con atenei e centri di ricerca internazionali.
Il direttore ha poi ribadito la necessità di una collocazione più definita della Normale nel panorama universitario italiano: "Non chiediamo privilegi – ha detto – ma auspichiamo di poter sfruttare il nostro potenziale innovativo, sperimentando modelli che possano essere d’esempio per tutto il sistema universitario".
Tra i temi toccati anche quello della parità di genere, ancora distante soprattutto nella Classe di Scienze. Schiesaro ha ricordato l’impegno della Scuola in attività di orientamento rivolte alle studentesse, sottolineando che "la rigidità dei percorsi offerti a livello di scuola secondaria comporta scelte di campo che possono essere fortemente socializzate e non sempre corrispondono ai reali interessi e alle aspirazioni di chi le compie".
Non sono mancati riferimenti al ruolo della Normale come luogo di confronto. "Gli atenei sono da sempre presidio di pensiero critico e democrazia. La Normale non fa eccezione", ha detto Schiesaro, citando le mozioni con cui la Scuola ha preso posizione su temi internazionali, dal rapporto tra conoscenza e responsabilità tecnologica fino alla decisione di non stipulare accordi con università israeliane coinvolte nei conflitti in Palestina. "Le nostre porte restano aperte, come sempre, a studiose e studiosi di tutto il mondo".
Guardando al futuro, Schiesaro ha annunciato la prossima apertura della nuova sede della Biblioteca nel Palazzo della Canonica e la sistemazione definitiva del Palazzo della Carovana. Ha poi rilanciato l’interesse per il recupero del complesso di Santa Chiara, "un’opportunità irripetibile per la Normale".
A chiudere la giornata, la lectio della vicepresidente emerita della Corte Costituzionale Daria de Petris su “La giustizia costituzionale nella crisi” e l’inaugurazione della mostra “Gli Etruschi alla Normale”, con reperti provenienti dalle sedi di Pisa e Cortona.