Lavoro

La protesta Telecom arriva dal prefetto

Una delegazione sindacale e di lavoratori è stata ricevuta al palazzo della prefettura di Pisa nell'ambito di una giornata di sciopero

Continuano in tutta Italia presidi, manifestazione e scioperi dei lavoratori del Gruppo Telecom Italia Tim per la vertenza nazionale dei lavoratori del Gruppo 

In tutta la Toscana sono state organizzati presidi e manifestazioni, a Pisa dopo il presidio del 16 novembre che si è svolto sotto la Torre Pendente oggi i lavoratori si sono ritrovati in Piazza della Prefettura per incontrare il Prefetto .

"La decisione di TIM di cancellare la contrattazione aziendale è un danno per il paese intero", hanno spiegato i sindacati.

"Tim comunica ai mercati i dati positivi dei propri andamenti finanziari, ed infatti elargisce bonus per i dirigenti da Superenalotto l’esempio il caso di Cattaneo che si auto premierà con ben 55 milioni di euro a fine mandato e nel frattempo si disdetta in modo unilaterale da parte dell’azienda il contratto di secondo livello, ciò significa tagliare i nostri salari, i nostri permessi retribuiti, la nostra professionalità, togliere ai giovani giorni di ferie, cancellare gli aumenti di anzianità, demansionare fino a due livelli di inquadramento e molto altro.

Le scelte messe in campo da questo management stanno “umiliando” la professionalità di tutto il personale TIM e annullano anni di contrattazione".

"Invece di investire e sviluppare il mondo delle TLC e dell'ICT si tarpano le ali alle professionalità presenti e l'unica scelta è esternalizzare attività al minor costo, con danni evidenti sulla qualità del servizio" - dicono ancora i sindacati.

"A ciò si aggiungono le decisioni dell'AgCom che a breve potrebbe determinare pesanti ricadute occupazionali anche in Toscana, grazie alla liberalizzazione della manutenzione della rete che darà carta bianca all'appalto e al subappalto senza regole, soprattutto in termini di diritti dei lavoratori e di qualità del servizio.

La dichiarazione del Governo di appaltare la posa della fibra ottica a ENEL, privando quindi Telecom della possibilità di fare il lavoro per cui è nata, ovvero delle infrastrutture di telecomunicazioni aggiunge sgomento nei lavoratori".