Attualità

La qualità e il controllo della spesa

Grazie all’impiego del Building Information Modeling, Pisa e la Toscana costituiscono un polo di rilievo nazionale per conoscenze e competenze

I promotori dell'intesa

L’Università di Pisa è fra i primi atenei italiani a sottoscrivere un protocollo d’intesa con l’Agenzia del Demanio per le attività volte alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico grazie all’impiego del Building Information Modeling (BIM), la metodologia innovativa per la filiera delle costruzioni, divenuta da alcuni anni una priorità strategica per il nostro Paese, che consente un notevole risparmio di costi e tempi di realizzazione rispetto a qualunque altro metodo tradizionale.

La presentazione dell'accordo è avvenuta nell'ambito del convegno "Il Building Information Modeling in Italia e la cultura delle costruzioni", che si è tenuto venerdì 24 febbraio nell'Aula Magna di Ingegneria dell'Ateneo pisano. All'incontro sono intervenuti il rettore Paolo Mancarella, il direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, e il direttore del dipartimento di Ingegneria dell’energia dei sistemi del territorio e delle costruzioni (DESTEC), Umberto Desideri. Erano inoltre presenti il vicepresidente nazionale della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (CNA), Andrea di Benedetto, il direttore di APES, Giorgio Federici, e il professor Paolo Fiamma, uno dei primi studiosi italiani del metodo del BIM e coordinatore dell'omonimo master di secondo livello dell’Università di Pisa. All'iniziativa ha preso parte anche l'onorevole Ermete Realacci, presidente della Commissione ambiente territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati, che era già intervenuto a Pisa lo scorso luglio per la presentazione della prima edizione del master già citato.

Il BIM è un metodo di modellazione delle informazioni per un manufatto basato su un modello 3D orientato a oggetti, che permette alle diverse figure impegnate nelle diverse fasi del processo-prodotto di interagire contemporaneamente, garantendo una maggiore qualità dell'intervento e ottimizzando il controllo e lo sviluppo delle risorse utilizzate. Adottato da molto tempo negli Stati Uniti e più recentemente anche in alcuni Paesi del Nord Europa, il BIM è divenuto negli ultimi due anni il catalizzatore degli interessi del mondo delle costruzioni, in seguito alla normativa emanata dal Parlamento Europeo sulla necessità della sua adozione per il settore dei lavori pubblici.