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Pisa, la salvezza parte prima dal calciomercato

uelli di mercato, incastri strategici e sogni d’attacco: tra Simeone, Fadera, Tessmann e il “chissà” su Birindelli, il Pisa gioca d’anticipo

Il campionato è già cominciato. Lo dicono i nomi che rimbalzano tra le sedi delle neopromosse e squadre di fascia bassa, gli incroci sul mercato con Cremonese, Cagliari e Sassuolo, le trattative che non aspettano l’inizio di Agosto. Il Pisa, tornato in Serie A dopo 34 anni, sa bene che la salvezza si costruisce adesso, con scelte mirate, intuizioni giuste e colpi presi prima che lo facciano gli altri.

Molti obiettivi ruotano attorno a un gruppo ristretto di squadre che lottano per lo stesso obiettivo: restare in A. Tra questi, Alieu Fadera, esterno del Como, è conteso con il Cagliari. Tanner Tessmann, centrocampista del Lione, ex Venezia, è seguito anche grazie al legame con Knaster, nel CDA del club francese. C’è poi Liberato Cacace dell’Empoli, in una corsa a tre con Cremonese e Cagliari. Nosa Obaretin, difensore del Napoli, è nel mirino sia del Pisa che dei grigiorossi. Julian Vignolo, classe 2006, è seguito anche da Lecce e Sassuolo. Su Simeone, invece, si sta giocando una vera e propria partita a sé.

Proprio Giovanni Simeone è il grande sogno del Pisa. L'argentino, attaccante del Napoli, resta il primo nome per guidare il reparto offensivo. L’operazione è complicata, ma i nerazzurri ci credono. Il Sassuolo si è inserito, il Siviglia resta la sua opzione preferita per motivi affettivi, ma è bloccato dai debiti. Così il Pisa spera. Anche perché a dare una spinta decisiva potrebbe essere Lorenzo Lucca. L’Udinese lo ha riscattato per 9 milioni, ma ora lo valuta 40. Se dovesse venderlo, al Pisa spetterebbe il 10% sulla futura rivendita. In caso di cessione per quella cifra, sarebbero 4 milioni extra da reinvestire. Magari proprio per chiudere l’operazione Simeone. Una clausola passata, che può valere il presente e forse cambiare il futuro.

Intanto si parla anche di un possibile ritorno di Samuele Birindelli, oggi al Monza. “Se ne parla in questi giorni con i vari interpreti”, ha detto Alessandro Birindelli, suo padre, lasciando aperta ogni possibilità, pizzicato a un evento di beneficenza. “Lo lascio come un ‘chissà’, poi vedremo”, ha aggiunto.

Il Pisa deve muoversi bene, prima e più degli altri. Perché le prime partite si giocano adesso. Nei contratti, nelle trattative, nei rilanci. Ogni nome vinto o perso in queste settimane potrà pesare a gennaio, ad aprile, quando si deciderà davvero la salvezza. Ma chi è più bravo a giocare in anticipo, spesso parte con un vantaggio.