Cesare Brivio Sforza era stato per anni un notissimo gentleman rider, un cavaliere dilettante che aveva gareggiato in moltissime competizioni, anche all'ippodromo di San Rossore e un appassionatissimo proprietario di purosangue.
E proprio a Pisa e alla società di gestione dell'impianto era molto legato, tanto da ricoprire la carica di vicepresidente dell'Alfea.