Attualità

La Scuola Sant'Anna crocevia di eccellenze

Per l'inaugurazione del nuovo anno accademico presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro Valeria Fedeli

Sergio Mattarella

Eccellenza, ricerca e interdisciplinarietà sono i cardini che muovono da sempre la Scuola Superiore Sant'Anna, ormai in vista della federazione con la Scuola Normale Superiore e con la Iuss di Pavia. Un percorso, quello intrapreso dall'università pisana, che è stato elogiato stamane durante l'inagurazione dell'anno accademico, di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al ministro all'istruzione Valeria Fedeli.

"Sant'Anna fa parte dei punti di eccellenza del nostro Paese - ha sottolineato Matarella -. Il numero dei brevetti è particolarmente significativo. Ne abbiamo avuto prova poc'anzi, con la presentazione di alcuni risultati di ricerca del Sant'Anna nei campi della robotica e dell'ingegneria dei trasporti, toccando con mano la proiezione del futuro della ricerca".

Da parte sua il ministro Fedeli ha voluto rimarcare l'importanza della futura federazione con Normale e Iuss: "Federarsi e quindi darsi una governance comune - ha detto -, di ottimizzare allocazioni di risorse e di servizi, stabilire percorsi formativi integrati è un fatto positivo. Il ministero ha dato il proprio appoggio convinto al progetto e si è impegnato ad accompagnarne la realizzazione. Abbiamo inviato ai tre rettori le nostre osservazioni sugli Statuti (che presentano, ovviamente, un''ampia area di sovrapposizione) e seguiamo con interesse un esperimento che giudichiamo molto innovativo nell''ambito dell''amministrazione universitaria".

A fare gli onori di casa il rettore della Scuola, Pierdomenico Perata, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi e il governatore della Toscana, Enrico Rossi.

"L’apertura dell’anno accademico di questa nostra scuola prestigiosa - ha detto il primo cittadino -, giovane d’esperienza e giovane per energie, già così titolata nei confronti fra le università di tutto il mondo, rappresenta bene quello che può dare Pisa, con la sua storia e come città proiettata al futuro. Ci dice cosa possono dare certe città europee per una crescita sana e solida, per recuperare fiducia facendo cose nuove e non perdendo le nostre vocazioni".

Filippeschi si è poi rivolto direttamente al Presidente della Repubblica: "La Sua presenza è anche un riconoscimento, c’incoraggia a continuare nella nostra strategia di crescita e a cooperare, a fare sistema fra istituzioni, come facciamo con tante collaborazioni".

"La qualità delle nostre università - ha invece ricordato il presidente Rossi - è uno dei motivi per cui le aziende che dall'estero scelgono di investire in Italia, prediligono la Toscana: per l'eccellenza delle attività di ricerca che qui si conducono".