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Laforenza, "Il Comune sostenga la cultura"

Il candidato al Consiglio comunale a sostegno di Martinelli per la cultura diffusa nei quartieri e nelle scuole: "Sostenere le realtà del territorio"

Giulio Laforenza

La cultura al centro: Giulio Laforenza, presidente della Società filarmonica pisana e candidato al Consiglio comunale nella lista La Città delle persone, a sostegno di Paolo Martinelli, punta tutto sulla cultura e sul suo potenziale per la città di Pisa.

"La cultura è troppo spesso considerata secondaria o un mero costo, così si stanziano risorse insufficienti e si fanno programmazioni inadeguate - ha detto - dobbiamo potenziare gli uffici comunali dedicati, così da investire sulla progettazione di lungo termine e sulla partecipazione ai bandi regionali, nazionali ed europei".

"Vogliamo promuovere la cultura diffusa nei quartieri, con l’istituzione delle case di quartiere, veri e propri laboratori al servizio del cittadino, e con il progetto Pisa Scuola Aperta, mediante l’apertura degli istituti scolastici anche in orario extra scolastico - ha aggiunto - proponiamo inoltre di integrare l’offerta culturale a quella turistica mediante una card unica, di realizzare davvero un percorso museale cittadino e di sfruttare al meglio per l’offerta culturale i tanti spazi pubblici male utilizzati".

In tutto questo, per Laforenza, il Comune ha un ruolo primario. "Dev'essere la cabina di regia dell’offerta culturale cittadina, mantenendo un dialogo continuo con tutte le realtà operanti sul territorio e supportandole adeguatamente nella loro attività - ha proseguito - la sinergia tra Comune e Terzo settore, se opportunamente incanalata può dar vita a progetti di grande importanza sociale".

"Come Società filarmonica pisana abbiamo proposto all’attuale amministrazione un progetto supportato da otto associazioni no profit, nel quale decine di bambini delle scuole elementari e medie di Pisa hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a uno strumento a fiato o a percussione, messogli a disposizione in comodato d’uso gratuito - ha concluso - tale progetto ha contribuito a stimolare la curiosità e la creatività dei ragazzi in un contesto di collaborazione e socialità".