Attualità

L'arte rigenera le periferie

Giovanni da Monreale ha donato una nuova scultura alla città, installata in viale delle Piagge, che si aggiunge all'altra più volte risistemata

"Un omaggio alla mia amata Pisa ed ai suoi abitanti". L'urban artist Giovanni da Monreale racconta la sua attenzione per la città e la nuova scultura che ha donato e installato in viale delle Piagge.

Un'opera culturale e una creazione artistica che decorano un'area cittadina ma che allo stesso tempo lanciano un messaggio significativo. "Ad accompagnare l'installazione - ha spiegato Giovanni - ho inserito un nuovo cartello nel quale c’è scritto “Prendetevi cura dei vostri figli” e “Non danneggiare le sculture e rispettare il parco”, con la speranza che queste frasi possano sensibilizzare le coscienze".

Perché di fatto il percorso dell'urban artist parte da lontano e ha dovuto fare i conti con imprevisti e atti vandalici. "Risale al 2019 l'installazione - ha aggiunto - della mia prima opera. Si chiama “5” ed è una scultura che rappresenta un bambino di cinque anni che gioca con uno smartphone e un videogame. L’obiettivo era quello di riqualificazione l’area e incrementare l’attenzione sull’uso indiscriminato della tecnologia digitale". 

Il “bambino” di cemento armato è entrato nel cuore di tanti abitanti, ma gli ultimi attacchi dei vandali e la caduta di un albero, lo hanno danneggiato. "Ho “curato” “5” più volte, ho cambiato i colori dei suoi vestiti e negli ultimi due interventi di restauro, non ho ricostruito gli arti, perché i vandali avrebbero potuto romperli di nuovo, così facendo, l’opera ha cambiato la sua iconografia. Questa nuova immagine di “5 mutilato” - ha aggiunto - mi ha fatto venire l’idea di installare un nuovo “bambino”, in modo da creare una composizione scultorea. La nuova opera si chiama “3” e rappresenta un bambino di tre anni seduto a terra che guarda uno smartphone".

“3 e 5 mutilato” diventano un’unica realizzazione, dal grande impatto emotivo. "Ricordano - ha concluso lo sculture - sia i bambini immersi nel mondo virtuale che i bambini diversamente abili o mutilati dalle guerre attualmente in corso. “3” è realizzato in vetroresina piena, con struttura metallica interna e cuore in cemento, molto difficile da rompere. Posizionato di fronte a “5”, come se lo volesse proteggere, allo stesso tempo gli mostra lo smartphone, dove compare la scritta e il simbolo della pace".