Politica

Latrofa, "mi sono dimesso da vicesindaco"

Assumerà la presidenza dell’Authority portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Trapani, "Ha scelto Civitavecchia invece di Pisa"

Raffaele Latrofa si è dimesso da vicesindaco di Pisa. La decisione è arrivata ufficialmente nella mattina di oggi, dopo la sua audizione alla Camera in vista della nomina a Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale.

L’ingegnere pisano, volto di Fratelli d’Italia e figura chiave nelle ultime due amministrazioni guidate da Michele Conti, è stato indicato per questo incarico dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Lascia così il ruolo di vicesindaco e assessore, che ha ricoperto per sei anni, per assumere una delle poltrone più rilevanti nel sistema logistico e portuale italiano.

"Questa mattina ho rassegnato le mie dimissioni da vicesindaco, con l'inizio di quella procedura della quale siete al corrente – ha detto Latrofa –. Ieri sono stato audito nella Commissione della Camera per l'eventuale ruolo di Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale e quindi ho fatto questo passaggio formale oggi, avendo già ovviamente tutto concordato con il Sindaco, avendo anche già detto da tempo, da quando mi si è proposta questa nuova opportunità, che mi metto a disposizione dell'Amministrazione Comunale per continuare a terminare nel ruolo che verrà deciso, in qualsiasi modalità, a portare in fondo questo lavoro dello Stato".

La nomina ora attende solo la firma finale del decreto ministeriale. Ma il passaggio di consegne a Palazzo Gambacorti è già avvenuto.

Pronta anche la replica delle opposizioni, cone Matteo Trapani, capogruppo del Pd pisano, "Sono arrivate le dimissioni volontarie del Vicesindaco Latrofa che ha scelto di andare, con ogni probabilità, come si legge, all'Autorità di sistema Portuale del mar Tirreno a Civitavecchia. Nei prossimi giorni Conti dovrà quindi mettere mano a una giunta che pare sempre meno operativa, sempre meno adeguata alla città, in particolare in alcuni dei suoi elementi e nella visione d'insieme, per non rischiare di lasciare cose a metà o ancora peggio mai iniziate. In questa città c'è un caos incredibile sui servizi in ambito sociale e socio assistenziale, un impoverimento dell'offerta culturale, una insufficienza di politiche per lo sviluppo, una assenza di politiche ambientali coraggiose, un allarmante problema sicurezza e una totale assenza di programmazione su temi quali infrastrutture e riqualificazione urbanistica. Molte delle partite annunciate già 8 anni fa sono rimaste sulla carta e non se ne vede manco l'inizio. Vedremo le scelte che verranno fatte e se, come si dice tra i corridoi di Palazzo Gambacorti, il giudizio negativo del sindaco peserà anche su altri assessori. Siamo a metà della consiliatura ma i segnali ormai di un abbandono generalizzato era chiaro già da tempo e a farne le spese sono l'organizzazione amministrativa del Comune e i cittadini".