Politica

"Lavoratori Avr licenziati, il Comune intervenga"

Tanti attestati di vicinanza, dalla politica e dal mondo sindacale, ai due lavoratori licenziati a Pisa. Si chiede a Comune e Pisamo di intervenire

Una protesta dei lavoratori Avr di fronte al palazzo comunale di Pisa

A seguito della denuncia della Filcams Cgil di Pisa, che ha riferito che l'Avr ha licenziato due lavoratori della manutenzione strade dopo uno sciopero, non sono tardate le prese di posizione, sia dal mondo sindacale sia da quello politico. In particolare, si chiede all'azienda che i due lavoratori siano reintegrati e, in tal senso, si invita il Comune di Pisa e prendere una posizione decisa.

"Due licenziamenti in Avr dopo un anno di vertenze sindacali che hanno visto opposti i lavoratori di questa ditta in appalto a Pisamo e i vertici aziendali - hanno ricordato dal sindacato di base Cub Pisa -. Il motivo del contendere è legato a questioni di carattere economico e contrattuale, basti pensare che la reperibilità oraria veniva pagata con 39 centesimi lordi all'ora come denunciato dal Sindacato. I lavoratori, 12, dell'appalto Avr da tempo chiedono un contratto diverso da quello fino ad oggi adottato, il Ccnl delle pulizie, visto che il loro lavoro prevede attività di manutenzione della segnaletica, delle strade e del verde che mal si conciliano con quel contratto adottato solo perché riduce il costo del personale e conviene tanto a Pisamo quanto ad Avr".

"Il licenziamento di due lavoratori - hanno aggiunto dal Cub - è legato a questioni disciplinari o meglio alla loro adesione al blocco degli straordinari e della reperibilità. Pisamo, azienda partecipata del Comune di Pisa e l'amministrazione Conti devono farsi subito promotrici di una iniziativa forte e di un deciso cambio di rotta nella gestione del personale, dei contratti e dei servizi. Esprimiamo solidarietà ai due licenziati, chiediamo a Pisamo e a Conti di adoperarsi direttamente per la revoca dei licenziamenti ma allo stesso tempo non possiamo che stigmatizzare la prassi della Giunta che palesa ben poca attenzione verso le istanze dei lavoratori degli appalti".

"Avr ritiri subito i licenziamenti dei due operai dell'appalto delle manutenzioni stradali e Pisamo e Comune procedano finalmente a ritirare l'appalto - così in una nota congiunta i consiglieri comunali di opposizione Olivia Picchi (Pd), Gabriele Amore (M5s) e Francesco Auletta (Diritti in Comune) -. Quanto sta accadendo nella nostra città sotto gli occhi di tutti è gravissimo. Da Dicembre i lavoratori di questo appalto lottano per vedere riconosciuti i loro diritti minimi e per questo oggi subiscono una ritorsione pesantissima da parte di Avr che già in precedenza si è distinta per una condotta antisindacale nei confronti dei proprio dipendenti. Da mesi e mesi sollecitiamo l'amministratore unico di Pisamo, Bottone, e il sindaco Conti a non girarsi dall'altra parte a fronte di questi comportamenti e ad intervenire ma nulla hanno fatto e gli esiti, purtroppo prevedibili, sono oggi quelli di una società che, in una fase di crisi economica e sociale pesantissima, ha l'arroganza e la prepotenza di procedere a 2 licenziamenti che non sono altro che una ritorsione e un avvertimento a tutte e tutti coloro che si battono contro i soprusi di questa azienda come già avvenuto nel settore dell'igiene ambientale".

"Siamo di fronte ad una decisione inaudita - hanno concluso Picchi, Amore e Auletta - e chiediamo che Comune e Pisamo intervengano subito: i licenziamenti devono essere immediatamente ritirati. Non è pensabile che una stazione appaltante continui a tollerare ed essere compiacente con questa condotta da parte di Avr, il cui appalto va ritirato. Da parte nostra porteremo la questione urgentemente in commissione e in consiglio comunale sostenendo la mobilitazione del sindacato e dei lavoratori per il reintegro immediato dei 2 licenziati".

Il Partito democratico cittadino, attraverso il responsabile per economia e lavoro Fabiano Martinelli, chiede e al Sindaco Conti di attivarsi tempestivamente per il reintegro dei due operai e per il ritiro, o quantomeno una revisione, del contratto d’appalto a maggior tutela dei lavoratori. “Ne va del rispetto dei principi costituzionali – queste le parole di Martinelli – e dell’immagine dell’istituzione pubblica che non può volgere lo sguardo dall’altra parte e far finta di nulla. Il Sindaco è tenuto ad un uso etico dei soldi pubblici e deve assolutamente pretendere che le ditte appaltatrici rispettino e tutelino i lavoratori e i loro diritti. Il nostro gruppo consiliare è già all'opera per portare ufficialmente la discussione su questa vicenda in Consiglio Comunale”.