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Le barriere antiterrorismo? Messe da parte

A sette mesi dal loro posizionamento in fretta e furia per paura di attentati, vale la pena interrogarsi sull'utilità dei jersey di cemento

Mentre in zona piazza dei Miracoli resistono al loro posto, nel resto della città le barriere antiterrorismo sono state in gran parte spostate e messe da parte. In particolare all'inizio di Corso Italia, lato San Martino, così come all'ingresso in via Cottolengo da via Mazzini. A quanto pare, questo il punto, erano d'intralcio, così ora c'è ampio spazio perché i mezzi possano transitare con facilità.

A sette mesi dal loro posizionamento, viene allora da chiedersi se queste barriere siano davvero utili. Non furono pochi quelli che, già dal primo giorno, le considerarono inutili e antiestetiche. Circa la prima critica il Comune difese la scelta, dovendo anche ottemperare a precise prescrizioni arrivate dal Viminale. Sulla questione dell'estetica, invece, l'amministrazione promise che presto le barriere di cemento sarebbero state presto sostituite con fioriere. Ma di queste fioriere non c'è nemmeno l'ombra.

In Corso Italia due jersey ormai restano soltanto a protezione di una panchina è la loro utilità si limita a quella di scomodo tavolino. Altrove, invece, commercianti e residenti ironizzano: "Non sono utili nemmeno per appoggiarci la bicicletta".