Attualità

Le Piagge non rinunciano alla Festa di Sant'Ubaldo

Per la 42esima edizione della festa, il Comitato Le Piagge ha preannunciato un calendario ridotto di iniziative dal vivo, religiose e culutrali

La chiesa di San Michele degli Scalzi

"Anche quest’anno - ha preannunciato il presidente del Comitato Le Piagge, Antonio Schena - il protrarsi della situazione di prudenza legata al persistere del rischio Covid ci ha indotto a ridurre al minimo le attività dal vivo per i festeggiamenti di Sant’Ubaldo che si terranno dal 13 al 16 Maggio 2021. La sicurezza prima di ogni cosa anche se i decisi miglioramenti della situazione sanitaria e il crescente numero di vaccini ci fa sperare in un più rapido allentamento delle limitazioni".

Il programma dettagliato della Festa di Sant'Ubaldo 2021 sarà annunciato nei prossimi giorni. Con il tradizionale mercato dei fiori che, per ragioni legate alla pandemia, è posticipato ai giorni 28, 29 e 30 Maggio prossimi.

Già previsti alcuni significativi appuntamenti dal vivo che riguardano prevalentemente la parte religiosa della festa, con i riti nella chiesa di San Michele degli Scalzi, ed una serie di appuntamenti online sulla pagina facebook del Comitato che vedranno protagonisti storici, giornalisti, musicisti ed artisti che proporranno appuntamenti culturali, musicali e teatrali per onorare il Santo e per offrire ai pisani piacevoli momenti di relax.

Alle 17 di martedì 11 Maggio, in particolare, un incontro dal titolo "Fede, politica e bellezza nel racconto di Dante", vedrà protagonista Mauro Ronzani, professore di Storia Medievale dell’Università di Pisa con la partecipazione di Filippo Bedini, assessore alle tradizioni storiche del Comune di Pisa, e del giornalista Stefano Mecenate.

Antonio Schena

"Sant’Ubaldo - ha sottolineato Schena - è un santo molto caro alla popolazione pisana ed è ancor oggi invocato perché interceda in nostro favore presso l’Altissimo per allontanare, tramite l’unzione rituale, il demonio che, con i mali congiunti della mente e del corpo insidia la nostra vita individuale e sociale. Ha sperimentato tale travaglio e l’ha tradotto in termini poetici nel suo capolavoro, la Divina Commedia, Dante Alighieri del quale ricorre quest’anno il 700mo della sua morte. Ricordarlo è quindi per noi non solo doveroso, ma anche opportuno ed è per questo che la nostra Festa intende riservare a lui uno spazio per rafforzare la conoscenza del suo messaggio cristiano sempre attuale nel tempo della modernità".