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"Le piazze non sono di chi le occupa con violenza"

Il sindaco Michele Conti interviene in merito all'interruzione, da parte di circa un centinaio di persone, del concerto di Vinicio Capossela

Il sindaco Michele Conti

Ieri sera circa un centinaio di persone hanno sfondato le recinzioni e sono entrate in piazza dei Cavalieri, dove era in corso il concerto di Vinicio Capossela.

Sul fatto interviene il sindaco Michele Conti.

“Un maldestro tentativo di impedire a Pisa di essere cornice di grandi eventi culturali in posti unici e suggestivi quali la piazza dei Cavalieri - commenta il primo cittadino- Non ci facciamo intimorire, invito, anzi, tutti i pisani a partecipare ai grandi eventi culturali programmati dal Comune di Pisa nel cartellone estivo”. 

“Un atto violento e illegale – prosegue Conti - che ha disturbato il normale svolgimento di uno spettacolo. Dico subito che si tratta di un fatto intollerabile che questa Amministrazione non intende in alcun modo giustificare né avallare”.

“Si contesta, infatti, che la piazza è pubblica e deve rimanere tale. Ricordo a quel gruppetto di facinorosi  - aggiunge Conti- che Pisa ha molte piazze, sempre fruibili. Non credo sia un grave problema se una di queste per sei-sette sere all’anno è appannaggio di un pubblico pagante. Un concerto ha dei costi e molti lavoratori coinvolti, non solo gli artisti o i produttori. Per inciso, nella stessa serata a Pistoia suonava Noel Gallagher più o meno agli stessi prezzi del concerto di Pisa e la sera precedente a Lucca Elton John aveva biglietti molto più alti. Tutti erano nella piazze centrali delle città. Dunque a detta, di una sparuta minoranza, solo a Pisa certi eventi non possono svolgersi, visto che nessuna protesta c’è stata nelle altre città. La prepotenza di ieri è inaccettabile, soprattutto perché prevaricante nei confronti di chi aveva pagato un biglietto per ascoltare della buona musica. Bene ha fatto dunque il pubblico a contestare il goffo tentativo di interruzione; spacconate del genere forse in passato erano tollerate in questa città, oggi non più. Le piazze non sono di chi le occupa con la violenza e l’arroganza ma sono di tutti".