Cronaca

Le scuse dell'Università per le leggi razziali

A distanza di ottanta anni dalla promulgazione delle leggi razziali, il mondo accademico ha ricordato e chiesto scusa per quanto avvenne

Un momento dell'intervento del rettore Mancarella ( foto facebook Università di Pisa )

Una cerimonia toccante alla Sapienza, per ricordare quanto avvenne nel settembre 1938, quando, proprio a Pisa, nella tenuta di San Rossore, il Re Vittorio Emanuele III emanò il provvedimento "Per la difesa della razza nella scuola fascista".

Oggi, proprio da Pisa, i rettori di tutti gli atenei italiani, si sono ritrovati per chiedere scusa per l'avvallo dato ottanta anni fa alle leggi razziali, "Accolte nel silenzio complice quando non sostenute a spada tratta dal mondo accademico" e fare ammenda "Per gli atti che, a partire dalla plebiscitaria decisione al giuramento di fedeltà fascista del 1931 videro l'Università complice verso le scelte del regime".

La cerimonia ha avuto luogo nel restaurato palazzo della Sapienza, da poco riaperto anche alle lezioni e alla giornata, hanno partecipato, oltre ai vertici delle istituzioni accademiche italiane, capeggiati dal rettore dell'Università di Pisa Paolo Mancarella, numerose autorità e la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni.