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Leggi razziali, la condanna e la polemica

A San Rossore si è tenuto il ricordo di uno dei momenti più bui del nostro Paese. Ma scoppia la polemica della comunità ebraica su Anpi

Un momento della cerimonia

Anche quest'anno, in occasione della ricorrenza dell'approvazione delle leggi razziali, avvenuta a San Rossore nel 1938 con la firma apposta dal re Vittorio Emanuele III, si è tenuta la cerimonia per il Giorno della Memoria contro la persecuzione verso ebrei e contro ogni razzismo.

Un'iniziativa cui ha partecipato come al solito il sindaco Michele Conti, insieme al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e al presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori.

"Una delle pagine più buie della nostra storia - ha ricordato Mazzeo - con quelle firme migliaia di cittadini furono privati dei loro diritti: bambini cacciati dalle scuole, giovani esclusi dalle università, famiglie intere umiliate ed emarginate. Ricordare significa non dimenticare l’indifferenza che rese possibile tutto questo". 

Alla condanna, però, è seguita anche una polemica. All'iniziativa, infatti, partecipano anche la comunità ebraica e l'Anpi, il cui presidente provinciale di Pisa, nel suo discorso, ha evidenziato anche le sofferenze attuali della popolazione palestinese della Striscia di Gaza.

Un'affermazione che non è stata a quanto pare gradita da Andrea Gottfried, presidente della comunità ebraica pisana e che ha definito come "intellettualmente disoneste" le frasi del presidente di Anpi, Bruno Possenti. Tanto da rifiutarsi di parlare durante la cerimonia stessa e sostenere che, nelle future iniziative condivise con Anpi, la comunità ebraica non sarà presente.