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L'ex Stazione del Trammino passa al Comune

Nella permuta con la Provincia di Pisa sono finiti immobili come le scuole Fucini e l'area del Concetto Marchesi, così come l'ex Mississippi Pub

L'ex stazione di piazza Sant'Antonio

Via libera all'unanimità dal consiglio comunale ad uno scambio di immobili fra il Comune e la Provincia di Pisa, che non prevede alcun conguaglio di denaro né dall'una né dall'altra parte. Un percorso lungo e laborioso, iniziato dalla passata amministrazione comunale, che ora trova pieno compimento con il voto che consente il trasferimento della proprietà dell'ex stazione del Trammino e poi del Cpt dalla Provincia al Comune di Pisa.

Il Comune di Pisa, nello specifico, cede alla Provincia i terreni su cui sorge il complesso scolastico Concetto Marchesi, l’area dov'è in costruzione la palestra del Matteotti e la sua parte di proprietà dell'area dove sorge il rudere di quello che fu il Mississippi Pub a Tombolo.

Nella contropartita della Provincia di Pisa troviamo, oltre all'immobile di via Sant'Antonio, la scuola  Fucini e annessi, aree e fabbricati di via Battisti, l’area della rotatoria sempre in via Battisti e alcuni terreni in località Tombolo, che dunque passano al Comune.

Circa la destinazione d'uso dell'ex stazione di piazza Sant'Antonio ancora non sono state fatte ipotesi e, in proposito, non si escludono concorsi di idee o consultazioni popolari.

"L’accordo - commenta la vicesindaco con delega al patrimonio Raffaella Bonsangue - è teso a realizzare una più efficiente valorizzazione del patrimonio immobiliare e potenziare i servizi offerti ai cittadini. Con questa permuta il Comune diventerà infatti proprietario dell’area dell’ex stazione del Ctp in piazza S. Antonio, un’area di proprietà della provincia che da anni versa ormai in stato di abbandono e che risulterà strategica nell’ottica della realizzazione del nuovo parco urbano che sorgerà tra via Bixio e via Battisti. La provincia, in cambio, otterrà la proprietà dei terreni dell’area che fanno parte del Complesso Concetto Marchesi, il cui immobile, dove ha sede una scuola media superiore, è invece di proprietà superficiaria dello stesso ente provinciale, consentendole in questo modo di ottimizzare la gestione dell’intero complesso".