La vicenda è quella di un lavoratore impiegato nel deposito locomotive di Trenitalia a Pisa, licenziato nei giorni scorsi dalla ditta appaltatrice Samsic. Secondo quanto denunciato dalla Filt-Cgil, il provvedimento sarebbe stato motivato dal fatto che il dipendente era ritenuto “persona non gradita”. Un’accusa grave, che ha subito provocato la reazione del gruppo consiliare Diritti in comune.
“Esprimiamo solidarietà al lavoratore colpito da una misura inaccettabile – ha scritto Ciccio Auletta – e ci uniamo alla richiesta di reintegro avanzata dal sindacato e dai colleghi della ditta”. Per Diritti in comune si tratterebbe di un episodio che va oltre il singolo caso, ponendo un problema generale nel sistema degli appalti: “Una giungla, frutto delle politiche portate avanti da governi di centrodestra e centrosinistra, dove lavoratrici e lavoratori hanno sempre meno diritti e tutele”.
Secondo il gruppo, questo licenziamento rischia di creare un precedente pericoloso, aprendo la strada ad altre scelte arbitrarie da parte delle aziende. “Organizzarsi per difendersi collettivamente diventa sempre più difficile – ha aggiunto Auletta – e simili provvedimenti potrebbero colpire chiunque”.
Diritti in comune ha annunciato che porterà la questione in aula a Palazzo Gambacorti, chiedendo alla Regione Toscana di attivarsi direttamente. “Sosterremo tutte le iniziative di lotta del sindacato e dei lavoratori – ha concluso – questa vertenza riguarda l’intero sistema degli appalti, non possiamo far finta di niente”