Attualità

L'interazione fra uomo e robot

Lo studio nasce dalla collaborazione Italia-Australia tra l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e l’ARC

C’è un momento nella collaborazione tra uomo e robot che ha più importanza rispetto ad altri: è quando i due “sistemi” sono chiamati a passarsi un oggetto e, quindi, a coordinarsi in modo efficace. Com’è possibile rendere più naturale questa interazione?

La risposta arriva dallo studio  pubblicato sulla rivista Science Robotics da un gruppo di ricercatori dell’istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e della Queensland University of Technology di Brisbane, che ha permesso di scoprire i principi guida che regolano la scelta del tipo di presa durante lo scambio di oggetti e che favoriranno la cooperazione tra un sistema robotico e una persona.

Lo studio ha analizzato il comportamento di una persona quando deve afferrare un oggetto e quando, invece, lo deve consegnare a un altro individuo. I ricercatori hanno notato come la presa varia a seconda del tipo di azione compiuta: se una persona deve eseguire un’azione che non presuppone alcuna forma d’interazione, la presa sarà diversa rispetto a quando invece si deve passare un oggetto. In quest’ultimo caso infatti una persona tende a usare una presa di precisione lasciando libere le estremità dell’oggetto stesso. Questo gesto, di natura puramente intuitiva, facilita in realtà la ricezione dell’altra persona che non deve compiere prese innaturali per afferrarlo.