La torre OPERAE torna al centro del dibattito culturale pisano. Martedì 9 Dicembre alle 18, nella Sala degli Stemmi della Scuola Normale Superiore, l’artista Gianni Lucchesi dialogherà con i filosofi Alfonso Maurizio Iacono e Marco Matteoli in un incontro aperto alla città. Un appuntamento pensato per rileggere l’opera come spazio di interrogazione pubblica, capace di far dialogare arte, filosofia, scienza e tecnologia.
Lucchesi porta avanti con Operae un percorso che unisce tradizione e nuove visioni. Alta tredici metri, la torre domina da un mese Piazza dei Cavalieri grazie anche al sostegno del Comune. La struttura è composta da dodici cubi di cemento modellati secondo la sequenza di Fibonacci, ma sulla superficie dorata compaiono i sigilli di Giordano Bruno, figura simbolo di una filosofia che si oppone alla rigidità del numero per abbracciare una natura come intelletto vivente.
Un contrasto che, come anticipato dagli organizzatori, aprirà la discussione a un nodo centrale dell’incontro: il mito dell’esattezza, la nostra fiducia nei numeri come unica forma di verità e le domande che l’arte ci spinge a riaprire. L’opera diventa così un terreno condiviso dove esplorare il rapporto fra misura, immaginazione e nuove forme di intelligenza.
Operae resterà esposta fino al 22 Dicembre. In cima alla torre, una figura umana guarda l’orizzonte: un invito silenzioso a riflettere oltre il visibile, dentro un’opera che ha già viaggiato da Milano a Genova prima di arrivare a Pisa.