Politica

L'unione civile che fa litigare la Lega col Pd

Due donne avevano chiesto di formalizzare la loro unione in Comune a Cascina, richiesta respinta e cerimonia traslocata a Pisa

Michela e Debora in comune a Pisa durante la cerimonia

E' finita con fiori e sorrisi l'unione tra Michela e Debora, come deve essere un giorno di festa, ma con gli inevitabili mugugni per avere dovuto traslocare un evento che per le due donne, entrambe cascinesi, avrebbe dovuto svolgersi nel loro comune di residenza e invece è stato celebrato a Pisa. 

L'iniziale richiesta di unione per il giorno 21 gennaio era stata infatti respinta, perchè la sala consiliare di Cascina doveva essere occupata tutto il giorno da una iniziativa dell'assessore Nannipieri, iniziativa che poi non c'è stata.

Le due donne avevano anche provato a spostare la cerimonia al giorno successivo e il consigliere comunale Pd Lorenzo Ragaglia si era offerto di unirle, ma la sindaca leghista Susanna Ceccardi ( che da sempre ha manifestato la sua contrarietà alle unioni civili ) non ha dato la delega.

Niente da fare perciò e trasloco a Pisa, con la cerimonia tenuta dall'assessore Marilù Chiofalo e l'inevitabile strascico di polemiche che hanno visto scendere subito in campo la consigliera regionale Pd Alessandra Nardini ("Si può negare una sala ma non l'amore" ha scritto su facebook ) e il partito a livello locale.

E sulla vicenda è intervenuta anche la senatrice del Pd Monica Cirinnà, ideatrice e prima firmataria dell'attuale legge sulle Unioni Civili, che su twitter ha scritto:"Nonostante la meschinità della sindaca di Cascina che ha negato la sala la felicità non si può fermare"

"La Cirinnà mi chiama pessima e meschina, sapendo di non rischiare nulla e trincerandosi dietro l'immunità parlamentare. Io l'immunità parlamentare non ce l'ho e non posso dirvi cosa penso di lei. Ecco, questa è vera mancanza di pari opportunità!", è stato il commento di Susanna Ceccardi, sempre su facebook, alle polemiche di queste ore.