Linee guida elaborate dall'Università di Pisa per la tutela e la valorizzazione della street art, ormai parte integrante del patrimonio culturale contemporaneo e, soprattutto, urbano. L'Ateneo, infatti, ha sostenuto il progetto Superstar, nell'ambito Prin2020 e finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca, che ha coinvolto, oltre a Pisa, anche Torino, Bologna, Milano e Venezia, insieme al Cnr.
La sfida è partita dalla chimica e, in particolare, dal gruppo guidato dalla professoressa Francesca Modugno del Dipartimento di Chimica. Nei tre anni del progetto, ricercatori e ricercatrici hanno testato e validato tecniche e protocolli sui più importanti murale in tutta Italia. A cominciare, ovviamente, da Tuttomondo, una delle opere più iconiche di Keith Haring, situata su una parete del Convento di Sant’Antonio a Pisa.
"Le strategie di conservazione e di valorizzazione della street art sono ancora oggi lacunose e lontane dall’essere chiaramente definite - ha spiegato la professoressa Modugno - il progetto rappresenta una svolta da questo punto di vista. Le linee guida sviluppate si basano su un approccio scientifico multidisciplinare e tengono conto di diversi aspetti legati alla protezione, al monitoraggio e al restauro delle opere urbane".
Il percorso comincia con documentazione e monitoraggio attraverso fotografie ad alta risoluzione, rilievi multispettrali e analisi chimico-fisiche per identificare materiali e tecniche pittoriche. L’utilizzo di sensori, immagini satellitari e rilievi spettroscopici può quindi aiutare a individuare precocemente fenomeni di degrado. Il passo successivo sono i metodi di pulizia: il progetto, per esempio, ha sperimentato sistemi con laser selettivi e metodi a basso impatto ambientale basati su solventi green per rimuovere graffiti vandalici senza danneggiare la pittura originale.
"Resta fondamentale coinvolgere le amministrazioni locali, le comunità e gli artisti per sensibilizzare sul tema e stabilire interventi preventivi a più livelli - ha aggiunto Ilaria Degano, membro del team di ricerca del Dipartimento - la speranza è che grazie a Superstar, la conservazione della street art entri in una nuova fase di consapevolezza scientifica, garantendo che le opere più importanti di questo patrimonio urbano possano essere preservate per le future generazioni".