Il professor Marco Tongiorgi, che avrebbe compiuto 85 anni a dicembre, è morto poco prima di Ferragosto. La notizia della sua scomparsa, circolata sui social senza comunicazioni ufficiali, ha suscitato profondo cordoglio in città e nel mondo universitario, essendo stato un pilastro di quello che oggi si chiama Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa.
Classe 1934, Marco era figlio di Ezio Tongiorgi, già noto botanico, geologo e paleontologo. Come il padre si avvicinò presto alle scienze naturali e al Monte Pisano, laureandosi in geologia nel 1956 e dedicando i suoi primi studi al verrucano. Già professore assistente l'anno seguente, Marco Tongiorgi divenne poi professore ordinario nel 1974 e in quaranta anni ha contribuito alla formazione di numerosi geologi grazie alle sue chiare e appassionate lezioni di geologia e di stratigrafia.
In tanti lo ricordano oggi per l'indissolubile legame affettivo e professionale con la moglie Anna Di Milia, per il costante impegno in attività sociali, in particolare con il Cesvot, e per l'amore che nutriva per il territorio pisano e toscano. Fondamentale il suo apporto alla nascita e allo sviluppo del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa all'interno della Certosa di Calci, museo del quale era conservatore onorario.
"Abbiamo ricevuto la dolorosa notizia della scomparsa del prof. Marco Tongiorgi - ha scritto ai soci della Società Toscana di Scienze Naturali il presidente, Paolo Roberto Federici - già nostro Presidente per molti anni e nostro Socio d'Onore. La sua scomparsa lascia un rilevante vuoto nella cultura naturalistica dell'Ateneo di Pisa. il Prof. Marco Tongiorgi sarà ricordato nell'Assemblea Ordinaria dei Soci della Società Toscana di Scienze Naturali di fine d'anno. A mio nome e a nome di tutti i Soci porgiamo alla consorte Anna e alla sua famiglia la nostra più affettuosa vicinanza".