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Mancanza di spazi, il Liceo chiede aiuto

Mancano aule per il prossimo anno scolastico al Liceo Buonarroti. Il rischio è quello del doppio turno pomeridiano, si cercano soluzioni

La mancanza di spazi per la didattica rischia di danneggiare l'avvio dell'anno scolastico al liceo Buonarroti di Pisa. Il rischio è quello del doppio turno pomeridiano, visto che non sarà possibile ritornare alla situazione pre Covid con la rotazione delle aule e la didattica a distanza è possibile solo in casi di quarantena.

La cronica mancanza di spazio quest'anno potrebbe davvero lasciare fuori le aule dell’Istituto Buonarroti di Pisa ben 18 classi su 54, ossia 400 studenti sarebbero costretti a non poter accedere e fare lezione nel Liceo scientifico. Nonostante gli appelli del preside la Provincia di Pisa non dà risposte e siamo ad appena 15 giorni dal suono della prima campanella. E pensare che il problema era noto da tempo e che le misure anti-Covid hanno fatto esplodere”, spiega il consigliere regionale Diego Petrucci, che ha raccolto le preoccupazioni dei genitori.

In realtà in queste ore qualcosa è successo. La Provincia di Pisa, proprietaria della struttura, ha annunciato “Opere serramentistiche e da fabbro presso il Complesso scolastico Concetto Marchesi di Pisa”, con lavori appaltati e di prossimo inizio. "L’intervento - è stato spiegato - è finalizzato al miglioramento delle condizioni di aerazione di aule presso gli Istituti Buonarroti e Santoni. In particolare, l’intervento concorre al finanziamento di cui sopra prevedendo l’installazione di finestre in aule del Liceo Buonarroti, recuperando per l’attività didattica in presenza alcune aule che lo scorso anno scolastico erano rimaste inutilizzate. L'importo dei lavori è di oltre 70mila euro".

La situazione è stata aggravata dal ritiro del Polo Piagge, dove alcune classi si erano trasferite lo scorso anno, tornato nella disponibilità dell’Università per la ripresa della didattica in presenza

"Gli studenti e le famiglie del “Buonarroti” meritano una risposta celere. La rabbia monta pensando che a questo problema si sarebbe potuto dare soluzione, magari con moduli provvisori visto che, come confermato anche dal dirigente scolastico, i fondi ci sono e potevano essere utilizzati", dice ancora Petrucci.