Attualità

Manifestazione davanti a Camp Darby

E' stata proclamata il 2 giugno da movimenti pacifisti e soggetti politici che contestano un possibile progetto di potenziamento della base militare

Manifestazione di protesta di fronte all'ingresso di Camp Darby, la base militare Usa tra Pisa e Livorno, il 2 giugno a partire dalle 10e30. 

Secondo quanto spiegato dagli organizzatori "Nel corso del 2017, infatti, inizierà la realizzazione di una nuova linea ferroviaria che potenzierà il collegamento fra la base statunitense ed il porto di Livorno".

"Si tratta - ha spiegato Sinistra Italiana - di una infrastruttura il cui progetto è stato approvato il 26 aprile dal consiglio direttivo dell'Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli e che non sarà messa a disposizione dei cittadini, poiché trasporterà senza nessun controllo armi ed esplosivi attraverso un territorio densamente popolato". 

"Non si intravede da parte degli Enti Locali o del governo un'autentica presa in carico del tema della smilitarizzazione, ormai completamente abbandonata".

Secondo quanto ricostruito anche da recenti articoli di stampa, dopo le rivelazioni della lista civica pisana "Una città in Comune", il progetto di ampliamento con un investimento da 45 milioni di euro riguarderebbe un nuovo tronco ferroviario di due chilometri e mezzo per collegare la base alla stazione di Tombolo con la realizzazione anche di due terminal. Un progetto che comporterebbe anche l'abbattimento di numerosi alberi e la messa in opera di un ponte mobile sul canale dei Navicelli, tutto questo per - sempre stando a quanto riferito - movimentare merci e materiali da e verso il vicino porto di Livorno eliminando così il trasporto su gomma .

La base militare di Camp Darby si estende su mille ettari e vi lavorano, oltre al personale Usa, anche 400 dipendenti civili italiani. Già da tempo era stata annunciata una riorganizzazione e un progressivo disimpegno del sito, che però, come già accaduto in passato, ad esempio ai tempi dei conflitti del Golfo, potrebbe riacquisire un ruolo centrale a livello soprattutto di logistica.

Intanto però va avanti anche l'operazione di progressiva restituzione di territorio all'Italia, con alcune decine di ettari ( la cosiddetta area ricreativa che comprende scuole, palestre e una piscina ) sui quali nel giro di qualche mese tornerà a sventolare il tricolore.