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Manu Phl incide un singolo con Caparezza

Il videoclip di "Stonato" racconta la storia di un pirata costretto a condurre una vita da impiegato, fino a quando non decide di "uscire dal coro"

Manu Phl

La diversità, intesa come valore: è questo il filo rosso di Stonato, il nuovo album di Emanuele Flandoli, alias Manu Phl, artista e producer pisano.

Il cantautore rapper esce con il nuovo lavoro, a due anni dal precedente, in cui l’essere diverso, “stonato rispetto al contesto”, viene esaltato come un fatto positivo, diventando punto di partenza per l’incontro con altre realtà.

Stonato è il titolo del suo nuovo album, da cui è stato estrapolato l'omonimo singolo, inciso in collaborazione con Caparezza. Il videoclip è pensato come un cortometraggio, potenzialmente indipendente dalla canzone. Infatti non è strettamente collegato al testo, tuttavia c'è una chiara radice comune con il tema della canzone: il testo è un continuo gioco di parole fra la stonatura musicale e la condizione di chi è "stonato" rispetto al contesto in cui vive.

E infatti nel video si racconta la storia di Jonathan (Gionata Atzori), un pirata costretto a vivere da impiegato dei nostri tempi, stressato dal lavoro e vessato dal capo (Andrea Rizzo), che però alla fine si ribella e torna alla sua vera natura piratesca. Il video è stato girato in Salento, fra Lecce (dove vive Manu Phl) e Marina di Novaglie, ed è il primo video di cui Emanuele Flandoli ha curato personalmente la regia, con l'aiuto di un team locale.

Caparezza non è l'unico guest della canzone: tastiere e synth sono di Toni Tarantino (tastierista e trombettista di Alborosie), piogge groove della funk band Mad Boxes (Diego Martino e Danilo Capone). Inoltre, hanno partecipato Gianluca Pescecane Farina alla chitarra e Agnese Perulli ai cori.

Da segnalare anche l'artwork della copertina: un'opera di Massimo Pasca, artista grafico e live painter fra i più attivi in Italia. L'immagine è stata realizzata in esclusiva per l'album, traducendo il groviglio di rime, metafore e giochi di parole del rapper in altrettante figure, allegorie e caricature, ognuna in riferimento più o meno diretto a una rima del disco.

Manu Phl è produttore delle musiche su cui scrive, vive sospeso fra il rap e il cantautorato, fra testi ironici e momenti più profondi, fra musica elettronica e musica suonata, fra poesia e funambolismo verbale. “Sto scomodo su qualsiasi sedia sieda”, dice di sé. Prima del nuovo Stonato (2016), ha pubblicato due dischi: Indole Indolente (2009, autoprodotto) e Aria Precaria (2011, Metarock) e un EP, Contro (2014, La Grande Onda). E’ stato premiato come miglior nuovo rapper italiano nel 2009 sia al celebre Da Bomb Underground Skillz sia al MEI Hip Hop. Ha prodotto beat per molti colleghi rapper: Clementino, Kenzie, Debbit, Marti Stone, Swelto e molti altri.