Pd, Giovani Democratici e Unione degli Universitari - Das Pisa, chiedono al Comune di rivedere i criteri di assegnazione delle mascherine previste per gli studenti fuorisede ( vedi articolo correlato ) evitando di fare andare i giovani a Palazzo Gambacorti, in orari scaglionati, ma consegnando le mascherine a domicilio, come avvenuto per i residenti.
E, a proposito della consegna delle mascherine ai pisani, il gruppo consiliare del Partito Democratico, ha chiesto con una lettera ufficiale al sindaco, la possibilità di contribuire in maniera diretta a confezionamento e distribuzione, rimarcando "Difficoltà organizzative" e "Ritardi rispetto agli altri Comuni".
Sull'argomento è intervenuto con una nota anche il gruppo consiliare di Nap - Fdi:"In un momento drammatico di grave emergenza sanitaria, sociale ed economica in cui tutte le istituzioni sono chiamate a collaborare, a dare il loro contributo e a fare squadra ci domandiamo come mai anche l'Università di Pisa non appena avuta la disponibilità dal Comune di Pisa di un numero congruo di mascherine da distribuire non abbia provveduto direttamente come fatto dagli altri enti.
Forse avrebbe dovuto, in un momento nel quale il Comune è chiamato a gestire questa grave emergenza sanitaria per la quale sono stati richiamati in servizio molti dipendenti fino ad ora a casa in smart-working per rispondere ad esigenze logistiche straordinarie come la consegna dei buoni alimentari. Nessuno vuole lasciare privi di protezione gli studenti e proprio per questo il Sindaco Michele Conti ha previsto un servizio di consegna rapido, con orari e giorni scaglionati che consentano agli studenti di recarsi in modo ordinato e sopratutto in totale sicurezza a ricevere le mascherine presso l'androne del Comune secondo un calendario preciso con suddivisione alfabetica. Basta polemiche e che ognuno cominci a dare il proprio contributo e a fare uno sforzo in questo momento straordinario".