Politica

"Master plan di Peretola, altro spreco di soldi"

I consiglieri Auletta di Pisa e Palagi e Bundu di Firenze attaccano il progetto: "Occorre migliorare il collegamento ferroviario, basta sprechi"

Il nuovo master plan per la pista di Peretola fa storcere il naso non solo a Pisa, ma anche a Firenze. In un comunicato congiunto, infatti, a Ciccio Auletta, consigliere comunale di Una Città in Comune a Pisa, si sono aggiunti anche gli omologhi di Firenze Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune. 

"Un aumento modesto, rispetto ai faraonici progetti annunciati da più di 30 anni, dovrebbe farci cambiare idea? - hanno chiesto - si tratta dell'ennesimo spreco di soldi. In una logica ricattatoria inaccettabile, si continua a dire che la soluzione serve per far passare i voli sulle teste di chi vive nella piana e sull'area naturale che sopravvive vicino a Peretola, perché nel tessuto urbano fiorentino ci sono più persone".

"In tutti questi anni la popolazione sorvolata è stata ignorata nelle sue richieste di chiarimento sul rispetto delle procedure da parte di Toscana Aeroporti e da parte degli enti locali, mentre si continua a lasciare in sospeso ogni serio investimento per il collegamento ferroviario tra Firenze e Pisa - hanno aggiunto - aumentare il traffico aereo è sbagliato anche dal punto di vista ambientale, ma rimanendo sulle questioni più locali è evidente il ridicolo gioco di campanili, con cui si rende possibile il giro di affari attorno alle continue progettazioni".

"Si dice che non ci saranno soldi degli enti locali da utilizzare, ma ci sarà un contributo di Enac: quindi l'ennesimo uso di soldi pubblici - hanno proseguito - nei nostri Comuni manteniamo, a differenze delle destre e del Partito Democratico, una posizione chiara e condivisa. Tutelare i livelli occupazionali dentro Toscana Aeroporti, stabilizzare il personale, internalizzare i servizi, tornare a garantire un adeguato servizio ferroviario tra le due città e investire nel parco della piana a favore dell'ambiente".

"Nonostante questa ennesima forzatura, c'è una sentenza chiara del Consiglio di Stato che rende impossibile la realizzazione di questa grande opera - hanno concluso - di fronte a una emergenza climatica sempre più devastante va bloccata questa ipotesi di cementificazione ingiustificata e ingiustificabile".