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Mattonaia, accordo tra Comune e Curia

Accordo tra parrocchia e Comune per San Michele in Borgo. Siglata la conciliazione a palazzo Gambacorti tra sindaco e arcivescovo

Il retro di San Michele in Borgo

Si è conclusa con il rispettivo riconoscimento dei diritti maturati per usucapione, compresa la servitù di passo pedonale a favore della parrocchia di San Michele in Borgo su alcune aree di proprietà comunale la vicenda della controversia maturata tra Comune e Curia per la titolarità e utilizzo delle proprietà sul retro della chiesa, dove è sorta la Mattonaia.

Questo pomeriggio, a palazzo Gambacorti, è avvenuta la firma congiunta dell’atto di conciliazione, alla presenza del sindaco di Pisa, Michele Conti, e dell’arcivescovo di Pisa, monsignor Giovanni Paolo Benotto.

La vicenda risale ai decenni scorsi. Il Comune, in attuazione del piano di ricostruzione della città, nei primi anni Settanta acquistò i diritti dei precedenti proprietari degli immobili che erano andati quasi totalmente distrutti dagli eventi bellici della Seconda guerra mondiale, ricostituendo le proprietà comunali e quelle pervenute dallo scioglimento di altri enti pubblici oltre a gran parte del patrimonio immobiliare rappresentato dall’isolato compreso fra le vie Vernagalli, degli Orafi e S. Orsola e confinante per il lato ovest con la chiesa di San Michele in Borgo. 

Non fu invece definito l’acquisto dei diritti sui beni afferenti alla proprietà della parrocchia, rimasta titolare degli stessi. Poi, nei successivi anni Ottanta, venne costruita dal Comune l’attuale complesso de La Mattonaia, ancora oggi da ultimare e inserito nel piano delle dismissioni approvato dal Consiglio Comunale. Era pertanto necessario definire i rapporti patrimoniali tra i due enti.