Cronaca

Medicina in lutto, muore nota dottoressa

La città piange la scomparsa di Giuseppina Nicoletti Giusti. Le socie del Soroptimist: "Donna medico e grande esempio di generosità"

La città della Torre piange la scomparsa di Giuseppina Nicoletti Giusti, medico e allieva della scuola di cardiologia fondata dal professor Gabriele Monasterio.

La stimata dottoressa è venuta a mancare il 9 Settembre e il Soroptimist Club di Pisa, di cui Nicoletti era socia, la ricorda con queste parole: “Giuseppina Nicoletti Giusti aveva quel carisma e quella generosità d'animo che caratterizzano le persone di profondo intelletto e di rara sensibilità. Da quando ne ebbe facoltà, a partire dalla primissima infanzia, e fino al termine ultimo del suo viaggio terreno amò dedicarsi alla lettura e all'approfondimento di qualsiasi tema La potesse incuriosire nel suo quotidiano presente e di cui puntualmente sapeva trovare nel passato la genesi e l'evoluzione storica. Erano sempre preziose le lunghe chiacchierate con lei, perché sapevano lenire le angosce del presente con la sapienza del passato. Aveva un profondissimo rispetto dei valori della famiglia e delle tradizioni. Coltivò profonde amicizie, fondate su altrettanto profonde affinità emotive ed elettive. Fu esempio eroico di Donna madre, a lungo sopravvissuta all'amatissimo figlio Andrea, Donna medico e Donna moglie di un clinico accademico di alto calibro, che ha sempre saputo affiancare e sostenere, accogliendone il circolo accademico multidisciplinare e condividendone eventi pubblici, viaggi e missioni all'estero".

Giuseppina Nicoletti Giusti con il marito Costantino Giusti

"E' bello - proseguono le socie di Soroptimist- ricordare quando Giuseppina raccontava degli anni vissuti a Lari durante l'infanzia, dei tempi del Liceo Classico Galilei a Pisa, ma soprattutto dei suoi anni di formazione come medico e ricercatore clinico. Laureata all’Università di Pisa nel 1955, fu allieva di Curzio Massart, anatomico illustre, ma anche pittore ed artista, di Giuseppe Moruzzi, neurofisiologo di fama internazionale e premio Nobel, nonché di Cataldo Cassano, illustre clinico medico, e, dopo, di Gabriele Monasterio, a sua volta direttore della Clinica Medica pisana, che fu tra i fondatori della Società Italiana di Nefrologia, della Società Italiana di Medicina Nucleare e della Società Italiana di Medicina Interna. Giuseppina vide nascere la grande scuola di Cardiologia pisana, che diede i natali, tra gli altri, ad Attilio Maseri, anche lui recentemente scomparso; fece lei stessa parte di quel gruppo di ricerca diretto da Gabriele Monasterio, che pose le basi per tutta la moderna semeiotica e diagnostica cardiologica, sia radiologica che radioisotopica. Ereditò dai suoi grandi maestri clinici quell'amore per la verità dei dati scientifici, quel rigore metodologico, ma anche quella cura quasi ossessiva per l'ordine e per il decoro, da cui nessuno l'ha mai vista prescindere. E Giuseppina, fino agli ultimi mesi, era sempre solita fornire con generosa gratuità consulenze mediche, applicando sempre quel metodo rigoroso appreso dai fondatori della Ricerca Clinica d'avanguardia e condiviso per tantissimi anni con il marito Costantino Giusti, che fu a lungo direttore della Clinica Medica di Pisa. Ma la dimensione culturale di Giuseppina andava ben al di là dell'ambito medico. La sua casa e la sua biblioteca hanno sempre ospitato eminenti personalità e preziosi volumi dell'arte, della storia, dell'economia, della letteratura, della musica, della fisica, della teologia. Il suo caro amico Giuseppe Bassani scriveva: "La scienza conduce a grandi conquiste, che, giustamente, colmano di gioia chi cerca la verità, ma, se approfondita, ci insegna che in altre fonti occorre cercare la verità ultima e trovare le risposte alle domande esistenziali sul senso della vita e sul mistero della morte”; e Giuseppina proprio in qualsiasi fonte dello scibile umano ha sempre cercato e condiviso le Sue risposte. Per questo noi, che abbiamo avuto la fortuna di conoscerla, non potremo che esserle sempre immensamente grati”.