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"Mio figlio in quel nido non ci metterà più piede"

Il racconto di Jennifer, la madre di uno dei nove bambini oggetto di maltrattamenti da parte dell'educatrice agli arresti domiciliari

Suo figlio ha due anni e mezzo e frequentava l'asilo nido del Cep. Frequentava, perché appena appresa la notizia dei maltrattamenti, insieme ad altre tre madri, ha deciso di iscriverlo in un altro nido.

Come ha saputo dei maltrattamenti?

"Sono venuta a conoscenza di quanto accaduto la mattina stessa dell'arresto dell'educatrice. Mio cugino mi ha chiamata perché aveva appreso la notizia da internet. Già circolava il video dei carabinieri. Quando l'ho visto ho rabbrividito perché tra quei bambini oggetto di violenze ho riconosciuto mio figlio".

Quindi il suo bambino frequentava la sezione del Cep curata direttamente dalle educatrici indagate...

"Non solo, a quanto pare mio figlio è tra i bambini che sono stati presi più di mira dalla maestra"

Ha mai notato nel bambino un cambiamento a livello di umore o di comportamento?

"Sì, ultimamente mostrava una certa aggressività, anche nei confronti della sorella, ma sinceramente non credevo ciò fosse dovuto a violenze subite all'asilo. E' sempre stato un bambino vivace, come è normale che lo siano a quell'età, ma mai aggressivo. Adesso mi spiego il perché di questo cambiamento. Qualche giorno fa mi ha detto "Mamma, maestra schiaffo" e stanotte si è svegliato piangendo, non era mai successo."

Le è mai capitato di fermarsi a parlare con la maestra? Che impressione le dava?

"Tutti l'hanno sempre descritta come la super maestra, anche mio figlio sembrava le fosse molto affezionato. E' sempre andato al nido volentieri, senza mai fare troppi capricci. Davanti a me l'educatrice si mostrava sempre molto affettuosa con il bambino. Non risparmiava complimenti e coccole, e di sottolineare quanto fosse bravo".

Ha parlato con le altre madri di quanto successo?

"Sì, e so che ci sono bambini che rifiutano il cibo e si danno botte in testa da soli"