È stata interrotta dai magistrati la procedura per i funerali di Mirella Souza, la cinquantaquattrenne di origine brasiliana deceduta dopo un’iniezione illegale al seno. La donna viveva a Pisanova da oltre dieci anni. Secondo le prime ricostruzioni, l’intervento sarebbe avvenuto giovedì 14 Agosto nel suo appartamento, a opera di una persona arrivata da Roma. Poco dopo Mirella ha iniziato a sentirsi male, ma si sarebbe chiusa in camera. Domenica ha contattato i soccorsi, ma è svenuta prima dell’arrivo dell’ambulanza.
L'inchiesta è stata aperta dalla Procura di Pisa, che ha affidato alla squadra mobile gli accertamenti. Il primo passo è stato il sequestro della salma per consentire l'autopsia. Sotto esame anche il cellulare della donna, per risalire ai contatti avuti nei giorni precedenti. Gli investigatori ritengono che la persona coinvolta nell’iniezione possa aver agito in più occasioni e non solo a Pisa. Si cercherebbe anche una persona arrivata da Roma e poi sparita secondo le prime testimonianze.
Il caso ha riportato l’attenzione su una pratica ancora diffusa in ambienti legati al body modification non regolamentato: l’uso di olio industriale o siliconi iniettati sottopelle a scopo estetico, al di fuori di ogni protocollo medico. Il trattamento che ha causato il decesso è vietato in Italia da oltre trent’anni.
Mirella Souza aveva già sperimentato in passato questo tipo di interventi. Dopo quanto accaduto, numerosi attivisti e associazioni hanno segnalato altri casi simili, alcuni dei quali con esiti gravi. In ospedale, proprio in questi giorni, è ricoverata un’altra giovane con danni a lungo termine causati dalla stessa sostanza.
Il decesso ha avuto ampia eco anche fuori dai confini locali. In tutta Italia crescono le richieste di maggiore informazione, supporto sanitario e vigilanza su un fenomeno che continua a colpire in silenzio.