Cronaca

Infermiere di Cisanello indagato per omicidio

E'accusato di aver preso in ospedale il farmaco poi iniettato nelle vene di Marco Valerio Corini, avvocato spezzino morto nella sua villa

La morte di Marco Valerio Corini sembra assumere sempre di più i connotati di un omicidio nel quale potrebbero essere coinvolte più persone.

Sul registro degli indagati spunta infatti il nome di un infermiere di Cisanello, accusato di peculato e omicidio aggravato in concorso, per aver preso in ospedale dei farmaci contenente Midazolam, potente sedativo, e per averli somministrati endovena all'avvocato provocandone la morte. Il tutto in concorso con Marzia Corini, sorella del legale spezzino. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Tirreno.

Per la donna, arrestata a febbraio con l'accusa di omicidio volontario, il movente sarebbe di natura economica: all'epoca dei fatti l'avvocato era malato terminale di tumore, era benestante, e aveva una fidanzata straniera alla quale avrebbe lasciato buona parte dei suoi averi. Secondo l'accusa, l'anestesista avrebbe falsificando il testamento a suo favore e poi ucciso il fratello.

A sfavore dell'infermiere ci sarebbero delle intercettazioni risalenti al 24 settembre, giorno precedente alla morte dell'avvocato. Tra lui e l'anestesista si sarebbero susseguite diverse telefonate. In più, ci sarebbe la testimonianza di Isabò, compagna di Corini. Agli inquirenti avrebbe riferito che, il 25 settembre, nella villa dell'avvocato, oltre a Marzia c'era anche l'infermiere e che sarebbe arrivato nell'abitazione con delle fiale e una flebo.