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Moschea, "Nessuna diffida, tempi rispettati"

Il sindaco Michele Conti: "Il nostro indirizzo politico è sempre stato chiaro. Diamo avvio all’iter per una diversa destinazione d’uso di quell’area"

Il sindaco Michele Conti

Continua il braccio di ferro tra l'associazione culturale islamica pisana e l'amministrazione comunale: la prima vorrebbe infatti costruire una moschea in un terreno di sua proprietà a Porta a Lucca. Costruzione a cui si oppone la giunta Conti. 

Proprio ieri ha iniziato a circolare la notizia circa una diffida che l'associazione islamica avrebbe inviato al Comune, allo scopo di sollecitare risposte definitive sull'iter autorizzativo per la costruzione del luogo di culto.

"Ad oggi  -si legge in una nota del sindaco Michele Conti - non è arrivata alcuna diffida da parte dell'associazione culturale islamica agli uffici dell'edilizia privata del Comune, ma solo due solleciti precoci: infatti l'ultima documentazione, in ordine cronologico, è stata presentata dalla stessa associazione agli uffici il 4 ottobre".

"Il Comune dunque, nei tempi previsti dalla legge - aggiunge Conti - ha già convocato una conferenza dei servizi per il 5 novembre prossimo, che avrà il compito di valutare in autonomia le integrazioni e rettifiche alla soluzione progettuale inizialmente proposta, già richieste dalla prima conferenza dei servizi tenutasi il 9 ottobre 2017". 

Nella Giunta di oggi è in calendario per l’approvazione il procedimento di formazione della variante al regolamento urbanistico, documento che cambierebbe la destinazione d'uso del terreno di proprietà dell'associazione culturale islamica.

“Il nostro indirizzo politico è sempre stato chiaro fin dalla campagna elettorale – afferma il sindaco Michele Conti - siamo contrari alla Moschea a Porta a Lucca e produciamo atti coerenti con la nostra linea. Con questa delibera di Giunta, che fa seguito all’atto di indirizzo, diamo l’avvio all’iter per una diversa destinazione d’uso di quell’area: prevediamo per la zona delle destinazioni che non comportino un aumento del carico urbanistico e al tempo stesso garantiscano un miglioramento della dotazione infrastrutturale e, in relazione alla qualità degli insediamenti residenziali, l’aumento della dotazione complessiva di verde urbano”.

Gli obiettivi della variante urbanistica sono sottolineati dall'amministrazione comunale in una nota: "Modificare la destinazione della zona quale area per servizi religiosi e culturali evitando così la prevista congestione dal punto di vista della mobilità derivante dall’inserimento di una struttura fortemente attrattiva, anche a livello sovracomunale, in una zona già di rilevante criticità".

Non solo, tra gli obiettivi ci sono anche la "Riqualificazione del margine urbano con riferimento alla qualità sia dei fronti costruiti che delle aree agricole periurbane; la dotazione e continuità degli spazi pubblici, del verde urbano e del verde di connessione ecologica, dei percorsi pedonali e ciclabili e della connessione anche intermodale alle infrastrutture per la mobilità e il trasporto pubblico; funzionalità, decoro e comfort delle opere di urbanizzazione e dell’arredo urbano".

Tra gli obiettivi perseguiti dall'amministrazione per l'area in questione, ci sono poi "Il contenimento dell’impermeabilizzazione del suolo, il risparmio idrico, la salvaguardia e la ricostituzione delle riserve idriche anche potenziali" e "Migliorare la dotazione complessiva di verde urbano, comprendente aree verdi di quartiere, parchi urbani, corridoi verdi di connessione ecologica, aree agricole periurbane a valenza multifunzionale in relazione anche all’attuale sistema di verde e spazi pubblici".