Politica

Mozione di sfiducia per il presidente Del Torto

Primo firmatario Diego Petrucci (Nap) sostenuto dagli altri membri dell'opposizione. Viale si oppone: "Nessuna violazione al regolamento comunale"

Ranieri Del Torto

Il consiglio comunale ha approvato la soppressione della Geofor, con la liquidazione delle quote societarie e il passaggio a Reti Ambiente.

Una discussione che ha infiammato gli animi dell'opposizione e che ha portato a una mozione, primo firmatario il consigliere Diego Petrucci (Nap), per sfiduciare il presidente del Consiglio comunale Ranieri Del Torto. Petrucci, sostenuto da tutti i gruppi consiliari di minoranza  ad eccezione di Forza Italia (da sottolineare che Gino Logli, sempre di FI, ha invece votato a favore), il presidente sarebbe venuto meno al suo ruolo di garante perché le minoranze in Consiglio non sarebbero state messe nelle condizioni di partecipare al dibattito. Una "decisione presa in maniera consapevole" che secondo i firmatari della mozione non di esaurisce con la vicenda Geofor, andando invece a toccare molti dei punti che erano stati inseriti all'ordine del giorno della seduta di giovedì 17 dicembre. In particolare, questa ha varcato la soglia del Consiglio come questione "urgente", dicitura che secondo il regolamento comunale permetterebbe di ovviare un passaggio: quello del parere della commissione competente in modo da snellire e velocizzare la procedura d'approvazione

La mozione di sfiducia è stata commentata dal segretario comunale del Pd Giovanni Viale: "Non si capisce il senso della mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio comunale Ranieri Del Torto, persona di indubbio equilibrio e riconosciuto rispetto istituzionale. Pur consapevole della mole di provvedimenti da approvare e delle difficoltà che tali procedure comportano in termini di organizzazione dei tempi, il Presidente Del Torto, su richiesta motivata della Giunta a norma del Regolamento Comunale, ha semplicemente verificata l'applicabilità della norma regolamentare che prevede la possibilità, in certi casi, di arrivare direttamente al voto in Consiglio senza passare dalla commissione consiliare competente".