Politica

"Multiutility, preoccupati dalle privatizzazioni"

Una Città in Comune e Rifondazione si schierano nuovamente contro il progetto e chiedono all'amministrazione comunale di esprimersi in modo chiaro

La partecipazione indiretta di Acque Spa nel progetto della Multiutility Toscana non piace a Una Città in Comune e Rifondazione Comunista, che si sono espressi in maniera negativa, con una richiesta di chiarimenti all'amministrazione comunale.

"Anche Acque Spa di Pisa, seppur indirettamente, fa parte ora della nuova società attraverso un'importante quota posseduta da Publiservizi Spa, che è confluita nella Multiutility Toscana tramite un progetto di fusione aziendale - hanno scritto - a questo punto l'azienda partecipata pisana, già in mano per il 49% a soggetti privati, vede quasi la metà della propria quota pubblica passare a un soggetto che cerca dichiaratamente di trarre profitto dalla gestione di un bene essenziale alla vita umana".

"Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale se siano state valutate le conseguenze di quella che sembra il prologo di una privatizzazione a tutti gli effetti - hanno aggiunto - siamo fortemente preoccupati per i possibili aumenti delle tariffe e minori controlli sulla qualità dei servizi, e temiamo anche una società che voglia massimizzare i profitti con ripercussioni sui posti di lavoro dei e delle dipendenti".

"Un modello di gestione pubblico, trasparente ed efficiente dei servizi locali costituisce, invece, per noi, da sempre, una questione discriminante quando si tratta di programmi per le elezioni amministrative - hanno proseguito - in questi dieci anni, prima contro la Giunta Filippeschi e ora contro la Giunta Conti, abbiamo portato avanti dentro e fuori il Consiglio comunale questa battaglia, a partire dall’applicazione del referendum sull’acqua pubblica".

"Se amministreremo la città nel 2023 ci impegneremo in una direzione diversa: archiviare una volta per tutte la stagione delle privatizzazioni e della speculazione finanziaria, per dare vita a una gestione interamente pubblica dei servizi locali - hanno concluso - avendo come guida esclusivamente l’interesse pubblico, intendiamo riorganizzare la gestione di questi servizi mettendo al centro la qualità del lavoro e del servizio, la partecipazione e il controllo democratico".