Cronaca

Muore storico dirigente sportivo ed esponente Pd

Per tanti anni dirigente della società sportiva Bellani in Gagno, Massimo Bronzini fu anche consigliere comunale. Aveva 71 anni

Massimo Bronzini (foto da FB)

E' morto all'età di 71 anni Massimo Bronzini, da sempre impegnato nello sport, nel sociale e nella politica, per molti anni presidente della società sportiva Bellani in Gagno. Per i giovani del quartiere e di Porta a Lucca è stato un prezioso punto di riferimento e ancora oggi sono tanti quelli che lo ricordano con affetto, esprimendo cordoglio per la sua scomparsa.

Bronzini, da sempre militante nella sinistra dal Pci fino al Pd, fu presidente della sezione Pisanova e anche consigliere comunale. Matteo Trapani, attuale capogruppo Pd in consiglio comunale, ha ricordato l'episodio calcistico in cui si conobbero.

"Lo conobbi per la prima volta a Gagno, una giornata di pioggia, di diluvio, circa 13 anni fa - ha raccontato Trapani -. Io facevo l'arbitro e lui il presidente della squadra di casa. Non ci conoscevamo. Quel giorno litigammo, litigammo pesantemente. Sbagliai io, sbagliò Massimo, sbagliammo entrambi. Non lo so. Fu uno dei litigi più profondi con un dirigente in 15 anni di arbitraggio. Quando fai le cose con passione è normale che accada. 

Dopo un paio di anni lo incrociai in una delle mie prime assemblee comunali del PD cittadino da poco eletto segretario dei GD. Me lo ricordo ancora. Mi guardò e mi disse: "o te?". Poi mi fece un gran sorriso mi dette un buffetto e mi disse: "non ti preoccupare, tra compagni si litiga ma poi ci passa e si va avanti insieme".

Dopo quella volta mi è capitato spesso di sentirlo, di confrontarmi con lui su quello che accadeva a Gagno, nel mondo sportivo e più in generale nei tanti luoghi che ben conosceva di Pisa. Non sono la persona adatta a dire quante cose ha rappresentato Massimo a Pisa perché in molti hanno combattuto con lui dentro e fuori le istituzioni per anni. Posso però dirgli grazie, ricordando quel giorno di pioggia e fango, ricordando che forse in quell'occasione, con quel litigio duro e violento, nel rispetto dei nostri ruoli, identifico uno dei passaggi più importanti per la mia crescita arbitrale e di vita".