Cronaca

"Natale sereno", finanza sequestra 50mila articoli

Operazione della guardia di finanza in vista delle festività natalizie, oggetti contraffatti e non sicuri. E' stato denunciato un imprenditore cinese

L’operazione condotta dalla Guardia di finanza di Pisa, chiamata Natale sereno, ha permesso di individuare nella zona della stazione ferroviaria, un magazzino che costituiva la base di smistamento per la diffusione di prodotti illegali. Era gestito da un cittadino cinese.

I finanzieri, da alcuni giorni, avevano notato un consistente movimento di furgoni che andavano a rifornirsi di merce. Per questo motivo hanno sottoposto a controllo il deposito e, a conclusione dell’attività di polizia giudiziaria, sequestrato 50mila articoli relativi a luminarie natalizie e giocattoli.

Le indagini svolte hanno permesso di accertare che la merce sequestrata era contrassegnata da una marcatura CE contraffatta, con un logo, in realtà, riconducibile alla sigla China Export, pertanto non conforme alla normativa prevista in materia e oltretutto ingannevole per gli acquirenti ed infatti il rivenditore non era autorizzato all’importazione, alla distribuzione e commercio sul territorio nazionale.

Il marchio CE ha la funzione di tutelare l’interesse pubblico della salute e della sicurezza degli utilizzatori dei prodotti, comprovando la conformità alle disposizioni comunitarie ed inoltre garantisce che, nelle varie fasi di produzione, siano stati rispettati i requisiti essenziali di sicurezza.

Infatti i prodotti sequestrati dalle Fiamme Gialle presentavano molto elementi di rischio, in particolare i giocattoli avevano componenti di piccole dimensioni che possono staccarsi ed essere ingerite dai bambini nonché colorati con materiali non specificati, cosi come le luci natalizie pericolose per surriscaldamento capace di innescare incendi.

Gli ulteriori approfondimenti delle indagini delle Fiamme Gialle, coordinate dall’A.G. di Pisa, mirano adesso a ricostruire la filiera di distribuzione e commercializzazione dei prodotti illegali.

L’imprenditore cinese è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Pisa per violazione degli articoli 648 (ricettazione), 470 (vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione) e 515 (frode in commercio) del Codice Penale e articolo 31 del Decreto Legislativo 54/2011 (attuazione della direttiva 2009/48/ce sulla sicurezza dei giocattoli).